Roma-Sassuolo non può essere una partita come tutte le altre per Eusebio Di Francesco. La società del presidente Squinzi ha creduto in lui e nel suo lavoro, ripagata da un percorso straordinario culminato con la partecipazione all'Europa League. Adesso il tecnico siede sulla panchina della Roma e si prepara ad affrontare la sua ex squadra nell'ultima gara di campionato del 2017. Sfida importante per la classifica, ma che non può non suscitare emozioni particolari.

Sensazioni che Di Francesco non nasconde in conferenza stampa: "Un percorso incredibile, un ambiente ed emozioni straordinarie. Mi emoziono ancora quando penso al Sassuolo. Iachini? Lo conosco bene, un martello sotto molti punti di vista, ha dato solidità e sta ottenendo dei risultati nell'ultimo periodo molto importanti. Bilancio dei miei primi sei mesi alla Roma? Mancano ancora due gare, compresa quella da recuperare che è importantissima per la classifica. Abbiamo fatto delle ottime cose, siamo cresciuti tanto, ci manca ancora qualcosa per essere competitivi sotto ogni punto di vista, ma questo deve essere". 

Il periodo non è dei più brillanti per la Roma, a livello di gioco e risultati: "Io di periodi difficili a Roma ne ho avuti in partenza, però credo che abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions. In campionato siamo in corsa, quindi siamo in linea. Ovviamente per ripartire serve vincere, la mia forza è cercare di saper prendere le sconfitte nel modo giusto e sfruttarle per migliorare. Questo è capitato anche con alcune vittorie, non tutte sono arrivate come avrei voluto, ben venga qualche vittoria sporca che ti dia fiducia. Noi dobbiamo vincere, al di fuori dell'avversario".

Schick è finito sotto accusa per il gol sbagliato contro la Juventus, ma contro il Sassuolo toccherà ancora a lui dal primo minuto: ""Capita di sbagliare un gol al 94esimo, anche se era contro la Juventus. Lui deve avere la forza di superare questa cosa. Al momento è il giocatore a cui sono più vicino, perché è forte ed è un patrimonio della società. Non è ancora un campione, ne deve fare di strada, ma ha tantissime qualità. Con lui dobbiamo lavorare anche sul piano psicologico. Certamente il ko con la Juve non è colpa del suo gol fallito nel finale. Giocherà dal primo minuto, gli altri 10 li vedremo".