Stop fuori casa per la Roma di Eusebio Di Francesco, che frena in casa di un Chievo Verona tenuto a galla da uno Stefano Sorrentino in condizione strepitosa. Compiendo un numero impressionante di miracoli, l'ex Palermo salva praticamente il risultato, murando a ripetizione tutte le conclusioni romaniste e ricordando il famoso Neo di Matrix per l'abilità di sgusciare velocemente e senza fatica.
Padroni di casa che scendono in campo adottando il 4-3-1-2: davanti a Sorrentino, difesa a quattro composta da Cacciatore, Tomovic, Gamberini e Jaroszyński. In mediana, torna Radovanovic, affiancato dalle mezz'ali Depaoli e Bastien. Dietro al tandem offensivo Inglese-Meggiorini, poi, Valter Birsa. Un rimaneggiato 4-3-3, invece, per gli ospiti, con Di Francesco che lancia Schick dal primo minuto, affiancato da Gerson ed El Shaarawy. Alisson in porta, protetto dai centrali Fazio e Juan Jesus. Poche sorprese a centrocampo, dove Nainggolan e Strootman affiancano Gonalons. Sulle fasce difensive, infine, Bruno Peres e Kolarov.
Gara subito positiva da parte della Roma, che già al terzo minuto sfiora la rete con Radja Nainggolan, il cui tiro potente sugli sviluppi di un corner non trova la porta. Sei minuti dopo si mette invece in evidenza Gonalons, bravo a colpire di testa ma tutt'altro che pericoloso per Stefano Sorrentino, che blocca senza problemi. E' un ottimo momento per la Roma, particolarmente pimpante e spesso pericolosa dalle parti del portiere di casa. Al 24' è proprio Sorrentino a mettersi in evidenza, salvando il risultato per ben due volte in pochi istanti: prima è attento sul tacco di Schick, poi lucido nel murare Gerson al momento del tap-in del brasiliano. Un minuto dopo, invece, botta di Meggiorini fuori dallo specchio.
Alla mezz'ora di gioco, azione manovrata della Roma, che con un tiro potente di Kolarov cerca di scardinare l'attenta e granitica difesa clivense, senza trovare però maggior fortuna. L'attenzione dei padroni di casa dura per tutto il primo tempo: la squadra di Di Francesco non riesce infatti a colpire, limitandosi spesso al palleggio e alle conclusioni da fuori. L'ultima azione del primo capita sui piedi di Gonalons, che all'improvviso decide di lasciar partire una conclusione che termina altissima. Poco o niente, dunque, nel primo tempo del Bentegodi, con Sorrentino capace di salvare in più di un'occasione il risultato a favore dei suoi.
Seconda frazione che vede la Roma molto più pimpante e subito pericolosa al 48' quando è ancora il ninja Nainggolan a concludere trovando però la decisiva deviazione di Radovanovic. Appena un minuto dopo, sugli sviluppi di un corner, manda alto El Shaarawy. Continuando a premere sull'acceleratore, ennesima idea di Kolarov, il cui tiro non trova lo specchio della porta protetta da Sorrentino. Costretta a continue conclusioni a causa dell'impossibilità di crearsi varchi, la Roma non si rassegna al pari e, all'ora di gioco, crea anche con Gonalons, bravo ad inserirsi ma sfortunato al momento di battere un Sorrentino insuperabile. Allungandosi, le due rose lasciano inevitabilmente più spazio, consentendo ai capovolgimenti di fronte di fioccare come funghi.
Al 67' prima occasione per Dzeko, entrato al posto di Gerson, che per una questione di centimetri non arriva sull'ennesimo cross piazzato in area dal devastante Kolarov. Un minuto dopo, in una specie di sfida tra terzini, è Cacciatore a mettersi in evidenza, calciando in corsa ma non trovando però lo specchio della porta di un Alisson praticamente inoperoso. Il buon momento del Chievo Verona vede Meggiorini entrare in area servito da Inglese, proponendo però un tiro facilmente sventato dal portiere brasiliano. Fino al triplice fischio la sfida registra la pressione della Roma, con Sorrentino vero baluardo come conferma il miracolo su Schick all'82', un intervento di gamba che zittisce i giallorossi già pronti ad esultare.