In casa Roma lo sapranno molto bene: le prossime due sfide non dovranno portare in dote sei, pesantissimi, punti. Dopo il pari in casa del Genoa, il collettivo giallorosso si troverà ad affrontare SPAL e Qarabaq, match apparentemente agevoli ma pieni di insidie che potrebbero compromettere e non poco i piani futuri di Di Francesco. Senza dilungarsi eccessivamente sul peso specifico del match contro gli azeri, vitale in ottica ottavi di Champions League, la Roma dovrà vincere e convincere anche contro la SPAL, continuando così a restare in orbite importanti in attesa della sfida da recuperare contro la Sampdoria.
Tra le tante problematiche, Di Francesco dovrà anche fare a meno di Gregoire Defrel, costretto ai box per le prossima 2-3 settimane. L'attaccante francese ex Sassuolo ha infatti riscontrato un trauma alla rotula del ginocchio sinistro, infortunio fastidioso e problematico sotto l'aspetto tattico. Con Schick rientrato da poco, infatti, il tecnico giallorosso dovrà valutare se far fare gli straordinari a Diego Perotti, costringendolo a giocare sia in campionato che in coppa. Più probabile, comunque, un mini-turnover, con uno tra Gerson ed appunto Schick impiegati quantomeno per uno spezzone importante di partita.
Il ceco, finalmente di nuovo a disposizione, potrebbe essere una letale arma in più per Di Francesco, chiamato a risolvere la penuria offensiva di Dzeko, a secco ormai da troppe gare (otto, ndr) per un bomber di spessore come lui. La prima soluzione vedrebbe Schick esterno destro, ruolo a lui non troppo congeniale ma che consentirebbe all'attacco romanista di aumentare il proprio speso, alleggerendo Dzeko di compiti da attaccante-boa. Altra idea sarebbe quella di usare l'ex Sampdoria proprio come vice-Dzeko, consentendo al bosniaco di riposarsi e di tirare il fiato.
Probabile formazione anti-SPAL: Alisson; Florenzi, Fazio, Manolas, Kolarov; Nainggolan, Gonalons, Pellegrini; Gerson, Dzeko, El Shaarawy.