Penultimo impegno della fase a gironi. L'Atalanta di Gasperini fa visita al derelitto Everton, quarto ed eliminato dalla competizione continentale. Un punto in quattro uscite, questo il modesto bottino di Rooney e compagni, chiamati quantomeno ad onorare il tramonto dell'esperienza extra-nazionale. Diverso il destino dell'Atalanta, capo-classifica - in coabitazione con il Lione - e a caccia di un punto per sigillare l'approdo alla fase successiva, prima dell'incrocio di vertice in programma a dicembre con la compagine francese.
Un'Atalanta diversa in suolo europeo, in grado di affrontare a viso aperto e con la dovuta concentrazione un raggruppamento sulla carta proibitivo. Dazio da pagare nella massima serie per una rosa non certo abituata ad affrontare impegni a getto continuo. La 12esima posizione in A si spiega così, difficile mantenere la medesima intensità ogni tre giorni. Dopo il pari con la Spal, KO a San Siro, doppia zampata di Icardi, la scelta di Gasperini di risparmiare pedine preziose nella mezzora conclusiva. Un pensiero all'Europa. Non se la passa meglio l'Everton, come detto ancorato ai bassifondi della graduatoria in Coppa e invischiato nella zona rossa in Premier. Stravolte le aspettative di inizio stagione, un interrogativo in panchina, dove oggi siede Unsworth. Oasi di ristoro con Watford - affermazione 3-2 - e Palace - 2-2 - 12 punti e 16esima casella. Serve un deciso cambio di passo.
Gasperini non può contare su Spinazzola, il rientro di Caldara blinda il comparto a tre di difesa. Si posiziona in zona centrale, con Toloi e Masiello - a segno all'andata, 3-0 Atalanta - in marcatura. De Roon e Freuler in mediana, gli esterni sono Hateboer e Gosens. Ilicic e Gomez supportano Petagna, di nuovo titolare dopo la panchina milanese. Inizialmente fuori Cristante, uno dei giocatori più interessanti di questa Atalanta.
L'Everton ha poco da chiedere - numericamente - a questa partita, non può però permettersi l'ennesimo tracollo di stagione. Una scossa per mutare un grigio orizzonte, con Rooney, titolare aldilà del pessimo momento. Alle spalle dell'ex United, spazio a Lennon, Sigurdsson e Lookman. Davies e Gueye si spartiscono i compiti nella zona nevralgica, una linea a quattro oscura Pickford. Kenny e Baines in corsia, Williams e Keane al centro. Squalificato Schneiderlin, assenza pensate è quella di Barkley.
Fischio d'inizio alle 21.05, dirige il danese Kehlet.