Dodicesima giornata in Serie A, domani in campo - come da tradizione - la maggioranza delle squadre, prima della sosta causa nazionali della prossima settimana. Fra le altre, in campo anche la Roma, chiamata ad una trasferta difficile contro la Fiorentina. Come ad ogni vigilia, oggi ha parlato in sala stampa il tecnico dei giallorossi, Eusebio Di Francesco, come riportato da Forzaroma.info: riviviamo le sue dichiarazioni. Partiamo con un bilancio del periodo appena trascorso: "Ho visto grande compatezza di squadra, dobbiamo continuare così ma tante cose le possiamo migliorare. E’ un peccato che non possiamo lavorare tutti insieme a causa della nazionale, ma quando alleni le grandi squadre è così. Sono comunque soddisfatto di ciò che ha fatto la squadra, ma non mi accontento. La partita di domani è delicata".
Ovviamente, dopo il 3-0 rifilato al Chelsea in Champions, l'entusiasmo dell'ambiente è alle stelle. Il mister indica la via riguardo come gestire questa situazione: "Nello spogliatoio dà grande consapevolezza ma non deve darci presunzione. Questo ho cercato di trasmetterlo ai ragazzi. Domani voglio determinazione come con il Chelsea".
Domani potrebbe essere una giornata da capitano per Alessandro Florenzi, nel caso in cui De Rossi non riuscisse a recuperare dall'infortunio che lo tiene ai box: "Per poter essere capitano deve giocare e non deve giocare De Rossi. Oggi lo valuteremo Daniele, credo di poterlo recuperare. Lui come Zanetti? Sono simili caratterialmente, non tecnicamente".
Monchi, di recente, ha parlato addirittura di dovere della Lupa di provarci nella corsa Scudetto. L'allenatore conferma questa linea con grande convinzione: "Ha detto bene, dobbiamo recuperare e dovremo vincere anche domani. Il fatto di essere lì con una partita in meno è un buon segno. L’intervista del direttore mi è piaciuta molto".
E riguardo alla possibilità di un passaggio in viola dell'ex Sassuolo, sia da giocatore che da allenatore... "Sì, ma è una storia passata. Ora sono contentissimo di essere qua, con i pregi e difetti dell’ambiente che a me piace".
Curioso e delicato al contempo il momento di Edin Dzeko, che gioca bene ma non trova il gol da un po' troppo per gli standard a cui ci ha abituati: "Le grandi squadre devono saper vincere anche se gli attaccanti non segnano. Di Edin sono molto contento di come sta lavorando con la squadra, è determinante per il nostro gioco, la sua aggressione è fondamentale. I gol arriveranno".
Sempre a proposito del bosniaco, ed in generale sul tridente che vedremo domani dall'inizio: "Edin domani giocherà, sugli altri devo decidere. Dobbiamo vedere come abbiamo recuperato, ho tanti aspetti da valutare, oggi deciderò".
Riguardo un altro attaccante, Stephan El Shaarawy, il coach si toglie qualche sassolino dalle scarpe: "Quando l’ho messo a destra con l’Inter non poteva giocare, dopo il Chelsea può farlo alla grande. Significa che sta crescendo, ma può fare ancora meglio. Sono contento ma non mi accontento".
Riguardo alla formazione, il tecnico sceglie di non sbilanciarsi: "Valuterò, a volte ho esigenze con giocatori che non hanno recuperato. Per Firenze farò valutazioni ma sicuramente cambierò ancora qualcosa".
L'ex centrocampista parla anche dell'apertura della Curva Sud ai tifosi della Lazio: "Siamo rimasti un po’ indietro, ma i furbi ci sono anche all’estero. Su Manolas, non ho visto quanto fosse intenzionale l’ammonizione. Queste cose succedevano anche da noi, siamo migliorati tanto ma possiamo fare anche meglio. L’atmosfera con il Chelsea è stata bellissima".
Dall'infermeria giunge poi un'ottima notizia: "Emerson sarà convocato per la prima volta, è pronto per venire in panchina e sono molto contento".
Roberto Martinez, il CT del Belgio, ha infine detto di ritenere Nainggolan un numero 10 puro. Il tecnico esprime il suo parere a riguardo, in chiusura: "Per me è una mezzala di grande qualità, per me fa il numero 10 da mezzala. Se dovessi dare delle maglie lui prende il 10. Ogni allenatore è giusto che abbia una sua visione, per me Radja è una mezzala. Di occasioni ne ha avute per fare gol anche se ne sta facendo pochi. Sono contento che sia tornato in nazionale, ma la mia testa è alla Fiorentina".