Tre punti, qualche brivido di troppo. La Roma scatta con giusto piglio a Baku, segna due volte, poi si ritrae, spalanca le porte al possibile ritorno del Qarabag. Affermazione esterna, 2-1, quattro punti in cassaforte e sguardo di ritorno alla massima serie. Non c'è spazio per tirare i remi in barca, si gioca, questa volta entro i confini nazionali. Match di cartello, la compagine di Di Francesco sbarca a Milano, domani l'incrocio con l'undici di Montella. Vincere per consolidare il momento positivo, per mantenere il passo delle prime in graduatoria.

Occorre ricostruire il reparto avanzato. Schick è ai box da diverse settimane. In infermeria, anche Perotti e Defrel. Per il sudamericano, una settimana di stop, qualcosa più per il francese ex Sassuolo. In una situazione d'emergenza, il tecnico si rivolge a Florenzi. La duttilità del romano è fondamentale. Torna, Florenzi, ad occupare una casella nei tre d'attacco. Out di destra, con un occhio alle spalle per rintuzzare le scorribande, da quel lato, di Rodriguez. El Shaarawy, alla terza di fila dal primo minuto, sulla sinistra, con Dzeko in posizione centrale. 

Per la partita di San Siro, Di Francesco rispolvera anche la mediana titolare. De Rossi e Strootman, in campo a Baku nella ripresa, ritrovano una maglia al via, con Nainggolan a rifinire il pacchetto. I laterali di difesa sono Kolarov e Peres - anche qui poco margine di scelta, Florenzi, come detto, gioca alto, ed Emerson non è a disposizione - i centrali Manolas e Fazio, preferito a Juan Jesus. In porta Alisson.