La Roma contro il Verona è riuscita finalmente a scrollarsi di dosso i fantasmi della sconfitta con l’Inter; certamente il pareggio contro l’Atletico aveva sollevato il morale dei ragazzi di Di Francesco ma una vittoria convincente come quella di sabato ha tutto un altro sapore. Contro il Benevento, i giocatori della squadra capitolina sono chiamati ad un compito all’apparenza facile ma non da sottovalutare in quanto una sconfitta o un pareggio in casa dei campani complicherebbero un campionato già in salita a causa della sospensione della partita con la Sampdoria, da recuperare a data da destinarsi.
La Roma, come detto, arriva a questa sfida con il morale alto dopo la bella vittoria di sabato: in particolare è da segnalare la vena realizzativa di Dzeko che sembra essere rinato dopo i mugugni contro l’allenatore post Champions; un’altra nota positiva è l’impatto avuto dalle cosiddette seconde linee come Florenzi e Under. Il terzino italiano è apparso in gran spolvero dopo 320 giorni di fermo, tanto da servire anche un assist a Dzeko per uno dei suoi gol; il giovane turco invece, malgrado il livello scadente degli avversari, si è fatto trovare pronto e ha ben impressionato il tecnico Di Francesco.
Come è emerso dalla conferenza stampa odierna, la Roma sarà anche oggi segnata dal turnover, sarà la terza partita in sette giorni e per non sovraccaricare alcuni uomini sarà necessario allargare le rotazioni. In primo luogo in attacco non ci saranno né Schick né Under, con il ceco che ha avuto una ricaduta muscolare e il giovane turco che non giocherà centravanti e probabilmente lascerà spazio a Defrel nel trio con Perotti e Dzeko; in seconda battuta a centrocampo giostrerà sicuramente Gonalons assieme a Strootman e Pellegrini, per far riposare Nainggolan e De Rossi. La difesa invece non dovrebbe subire particolari aggiustamenti con Kolarov, Manolas, Jesus e Peres pronti a riprendere i propri posti da titolari in attesa dei recuperi sulle fasce di Palmieri e Karsdorp.
Dal punto di vista tattico sarà come sempre importante l'equilibrio: in particolare sugli esterni i giocatori dovranno essere bravi ad alternarsi a spingere per non lasciare troppe praterie agli avversari. In quest'ottica la coppia Peres-Defrel funziona benissimo con il brasiliano libero di sganciarsi in virtù del lavoro fatto dal francese in copertura; la coppia Kolarov-Perotti parimenti è pensata per lasciare libero sfogo alla creatività dell'argentino, protetto da un Kolarov abituato anche a giocare da centrale. A centrocampo sarà da valutare il grado di adattamento raggiunto da Gonalons che è all'esordio ufficiale dopo alcune amichevoli, in cui è parso lampante come vada in difficoltà con troppo campo da coprire alle spalle a causa di una velocità rivedibile.