Roma travolgente all'Olimpico. Non può nulla il Verona di Fabio Pecchia, che dopo aver rimediato sonore sconfitte contro Napoli e Fiorentina, cede di schianto anche nel catino capitolino, sommerso dai gol di Nainggolan e Dzeko. Partita a senso unico in favore dei giallorossi, che dopo aver saltato la sfida alla Sampdoria tornano a vincere convincendo anche dal punto di vista del gioco, anche se il test non era certamente di quelli più probanti. Poco o nulla per l'Hellas, che quasi mai si presenta dalle parti di Alisson ed in modo remissivo esce a capo chino dal manto erboso. Per Pecchia è notte fonda.
Di Francesco conferma la presenza di Under ed El Shaarawy ai lati di Dzeko. Pellegrini in mediana, Florenzi terzino destro. Anche Pecchia cambia molto, con Kean solo davanti a tutti e Valoti alle sue spalle. Romulo e Bessa gli esterni di un 4-4-2 molto atipico, Caceres sulle fasce.
Pronti via è subito la Roma a prendere in mano le redini del gioco. Il manto erboso, reso scivoloso dalla copiosa pioggia caduta nei minuti antecedenti la sfida, facilitano il compito della squadra di casa, che alza subito i ritmi: Pellegrini ci prova col destro, senza particolare precisione, poi è Dzeko in due occasioni a tu per tu con Nicolas a sprecare in malo modo. Il Verona, timido, si fa vedere in avanti con Kean, ma sembra fare il solletico alla difesa giallorossa. Il monologo capitolino non si interrompe e, dopo la discesa libera di Florenzi, sottolineata dalla standing ovation dell'Olimpico e culminata con la deviazione di Ferrari in angolo, è Under con il primo squillo personale a centrare il sette alla sinistra di Nicolas. Al ventesimo arriva l'acquazzone previsto, copioso, ma la Roma non ne risente. Il gol è nell'aria ed arriva poco dopo, con Radja Nainggolan.
Il Verona sbaglia in uscita, Dzeko ne approfitta ed apre per El Shaarawy dalla parte opposta: il faraone è perfetto, in due contro uno, a toccare di prima per il belga, che con il mancino fa 1-0. Nonostante il vantaggio acquisito la squadra di Di Francesco non molla la presa, anche se l'intensità della pressione e del forcing diminuisce a vista d'occhio. Il Verona stenta ad uscire dalla propria metà campo, con Kean disperso tra i centrali romanisti, Valoti mai pervenuto e Bessa troppo largo a sinistra: è tuttavia il brasiliano a rendersi pericoloso con un destro secco dalla distanza, ma la sfera sfiora il palo. La squadra di Pecchia torna però a soffrire qualche secondo più tardi e, alla prima occasione, capitola ancora: Florenzi va via sulla destra, sterza a centro e pennella col mancino per la testa di Dzeko che non può sbagliare. Il raddoppio permette alla Roma di entrare in modalità gestione fino all'intervallo, con El Shaarawy che sfiora il tris.
La ripresa inizia così come si è chiuso il primo tempo, ovvero con la Roma in attacco ed il Verona ad annaspare dietro la sua trequarti senza mordente. Kolarov scalda il mancino in un paio di occasioni ma senza particolare fortuna, El Shaarawy approfitta della sponda di Nainggolan per aprire il destro, ma trova soltanto un calcio d'angolo. E' il preludio al tris, che arriva al minuto 17 con Dzeko: il bosniaco riceve un pallone perfetto da Kolarov, e dopo aver protetto la sfera dall'arrivo di Heurtaux batte ancora Nicolas. Ci prova anche Under, dopo la solita zuccata del centravanti ex City e Wolfsburg alta, ma il destro del turco termina alto sopra la traversa.
Gli ultimi minuti di gara sono purissima accademia, con l'espulsione di Souprayen che non aiuta gli ospiti. I cambi di Pecchia - Verde prima e Pazzini successivamente - non scuotono l'animo del suo Hellas, in costante balia delle avanzate dei capitolini. Gli avanti di Di Francesco si mettono al servizio di Under, nell'intento di regalargli la gioia del primo gol stagionale, ma la leziosità non paga quasi mai. El Shaarawy si divora il poker da pochi passi, Pazzini invece non sbaglia ma parte in posizione di fuorigioco. La Roma si disunisce nei venti minuti finali, concedendo il fianco spesso alle scorribande di Verde e compagni, anche se è sempre Dzeko, con Schick, a rendersi maggiormente pericoloso dalle parti di Nicolas. Nel finale prosegue la sfida a distanza tra il portiere dell'Hellas ed El Shaarawy, con il faraone che non riesce a battere l'estremo difensore avversario, nonostante gli enormi sforzi profusi. Dopo due minuti di recupero termina la sfida, con la Roma che torna a sorridere dopo l'esordio di Bergamo.