Dal gol al Genoa della qualificazione, a tempo oramai scaduto, all'esordio in Champions League. Tre mesi dopo Diego Perotti e la sua Roma guardano al passato con un sorriso ed un brivido che gli percorre la schiena, prima di voltarsi e scorgere non più in lontananza, ma in prossimità, la gara inaugurale all'Olimpico contro l'Atletico Madrid del Cholo Simeone. L'attaccante argentino, dopo un avvio di stagione positivo più per le sue prestazioni che per i risultati della sua squadra, ha parlato ai microfoni di Radio Marca della sfida ai colchoneros, queste le sue dichiarazioni.
"Ci siamo qualificati all'ultimo momento. Giocare la Champions League è un qualcosa di differente, ti da una carica in più, anche alla gente, sentire l'inno. Speriamo di fare molto bene. L'anno scorso abbiamo giocato l'Europa League, adesso abbiamo pescato un gruppo molto difficile, ma siamo in Champions e sarà la possibilità di dimostrare a che livello siamo realmente. Il girone? Sappiamo della qualità delle squadre che andremo ad affrontare squadre. Non credo che anche gli altri siano contenti di aver preso la Roma. Hanno giocatori di livello mondiale, ma lotteremo fino alla fine".
E sulla sfida all'Atletico Madrid, successivamente, prosegue: "Siamo consapevoli del livello dei loro giocatori, fisicamente fanno la differenza. Il loro metodo di allenamento è molto intenso. Chi toglierei a loro? È sempre l'attaccante a fare gol, ma a me piace molto Koke in mezzo al campo: è completo e tra i più temuti per noi. Simeone? Ha una grande storia nel calcio argentino e per quello che sta facendo nell'Atletico. Speriamo di fare una buona partita, Iniziare vincendo è la chiave".
Uno sguardo anche al passato, con i ricordi dell'avventura in Andalusia al Siviglia: "È come una seconda casa. Ho molto affetto per tutto quello che mi hanno dato. Siviglia è una città che dà molta tranquillità, serenità... il clima la gente. Ho ricordi molto belli. Il miglior ricordo? Due momenti: il gol al Deportivo la Coruña all'ultimo minuto per entrare in Champions e poi il titolo in Coppa del Re".
Infine, una battuta anche sul periodo della Nazionale dell'Argentina: "Come argentino, tifoso e calciatore sono convinto che ci qualificheremo per i Mondiali. Nessuno si immagina un Mondiale senza il miglior giocatore del mondo: Messi. È una situazione difficile, nessuno se lo aspettava visto la squadra che ha l'Argentina, ma sono convinto andremo al Mondiale".