Sin dal suo passaggio dai greci dell’Olympiakos alla Roma, il nome di Kōstas Manōlas è stato associato alla parola certezza. Il difensore greco rappresenta per la Roma e per l’ambiente capitolino una sicurezza difensiva sulla quale contare da tre anni a questa parte. Le assolute e spesso decisive prestazioni del centrale difensivo hanno attirato moltissime attenzioni da parte di molte squadre del vecchio continente, una su tutte l’Inter del neoallenatore Spalletti. Nonostante le diverse proposte della dirigenza nerazzura e dello stesso allenatore toscano, il quale lo ha allenato nella scorsa stagione durante l’esperienza capitolina, il ragazzo è rimasto. La dirigenza nerazzura ha fatto spesso leva sul contratto in scadenza nel 2019 ed una cifra superiore o pari ai 30 milioni di euro farebbe gola a chiunque, soprattutto se queste cifre sono rapportate ad un giocatore del pacchetto arretrato.
In seguito è emersa la questione Zenit, con il greco sostanzialmente ceduto al club russo, salvo poi un dietrofront in grado di spezzare l'operazione. Da lì, la virata netta della società. Nessuna dipartita, Manolas al centro del nuovo progetto, con la rinuncia a Rudiger, ora alla corte di Conte.
Per fronteggiare al meglio qualsiasi assalto futuro, il direttore sportivo dei giallorossi Monchi ha pronta ora l’operazione rinnovo. In accordo con l’agente del giocatore, la Roma tratterà sul prolungamento dell'accordo e, soprattutto, sull’adeguamento dell’ingaggio. Attualmente l’ingaggio del giocatore si aggira sugli 1,5 milioni di euro, cifra ridotta per un calciatore della sua importanza. Stando alle ultime indiscrezioni, l’offerta del club giallorosso prevede un adeguamento a 2,5 milioni annui e il prolungamento fino al 2021/22 ma occhio alla possibile clausola rescissoria fissata su cifre pari o superiori ai 30 milioni di euro. Un invito a possibili acquirenti, una nube che oscura il cielo giallorosso.
Autore: Giacomo Principato