Una situazione sempre più tesa e che potrebbe anche non risolversi in questa finestra di mercato, conoscendo la capacità di resistere a certe pressioni del presidente Lotito. In casa Lazio la vicenda legata al futuro di Keita è quanto mai di attualità. Il giocatore ieri non si è presentato agli allenamenti ed era l'unico assente alla cena di squadra per festeggiare la Supercoppa italiana. Altri segnali che portano sempre più verso una rottura insanabile.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci pensa anche Roberto Calenda, agente del giocatore, che in un'intervista alla Gazzetta dello Sport non usa giri di parole nei confronti della società: "Keita è esasperato per una serie di comportamenti della società che non è più disposto a sopportare. Da ultimo, sono arrivate anche le scritte offensive sui muri a Formello, evidentemente alimentate dalle dichiarazioni fuorvianti con le quali la Lazio sta gestendo la sua vicenda. Keita è arrivato alla Lazio che era un ragazzino. Si è guadagnato la stima del mondo del calcio con il suo impegno costante e con la qualità e l'efficacia del suo gioco. Ha potuto mostrarsi più che altro in scampoli di partite, e tuttavia è risultato decisivo tante volte. Nonostante i risultati, la Lazio non ha dimostrato mai di credere in lui, di avere per lui il progetto che merita. Dopo la stagione con Pioli, aveva chiesto di essere ceduto. La Società gli ha promesso un posto in squadra con Inzaghi e un contratto da top player. Ma nulla di ciò si è verificato: nessun nuovo contratto gli è stato proposto né nel 2015-16, né nel 2016-17; e con Inzaghi è stato impiegato con un po' di continuità solo nel finale di stagione".
Accuse dirette anche contro il modo di fare di Tare e Lotito, secondo Calenda due persone con cui è difficile dialogare: "Con questa Società il dialogo è difficile. Tempo fa abbiamo scritto per chiedere un incontro, ma non abbiamo ricevuto risposta né siamo stati convocati. È uno stile di relazioni a cui non sono abituato: lavoro con tante squadre nel mondo, con le quali è normale incontrarsi e parlarsi direttamente. Solo a giugno ci è stata recapitata per email una proposta informale di rinnovo: ma mentre sulla stampa il presidente Lotito, quando parla della sua cessione, valuta Keita come un top player, il compenso proposto per il rinnovo contrattuale è quello di un giocatore come tanti. C'è qualcosa che non quadra. L’impressione è che la Lazio pretenda la luna per un giocatore che tra pochi mesi sarà libero di firmare per chi vuole. Se continua a tirare troppo la corda, questa si spezzerà e dovrà spiegare ai tifosi e al mercato come ha potuto perdere a zero un talento come Keita".