Una partita importante per tanti motivi, a poco più di una settimana dall'inizio del campionato. Ma anche una serata speciale, per ricordare e per celebrare un uomo che non c'è più. Siviglia e Roma in campo questa sera al "Ramon Sanchez Pizjuan" per una nuova edizione del Trofeo Puerta, un'amichevole organizzata dal club andaluso per ricordare la figura del roccioso difensore, scomparso nell'estate del 2009 mentre si allenava in Italia. Una serata particolare per Monchi, il nuovo ds della Roma che tornerà per la prima volta da avversario a Siviglia, ma anche per Eusebio Di Francesco, il quale si prepara ad affrontare per la prima volta da tecnico giallorosso una big del calcio continentale proprio su suolo europeo, dopo la tourneè americana. Un match che, a detta dello stesso Di Francesco, servirà per valutare definitivamente le condizioni dei suoi giocatori: "Stiamo crescendo tantissimo. La gara di domani sarà importante per testare la condizione. Affronteremo la gara come se fosse di campionato. In questi giorni abbiamo lavorato molto ma questi sono gli unici momenti in cui capiamo la condizione della squadra. Sono comunque molto soddisfatto del lavoro".

E se le valutazioni fatte da Di Francesco sul piano fisico e atletico sono tutto sommato positive, il tecnico della Roma ammette che buona parte del lavoro residuo va fatto sul piano tattico. Le novità portate dall'ex allenatore del Sassuolo rispetto alla gestione biennale di Luciano Spalletti non sono poche, e per giunta non semplicissime da integrare, perciò il mister abruzzese si augura che una partita di questo genere serva anche per mettere a punto alcuni meccanismi, in modo da poter iniziare anche la stagione ufficiale - con la prima di campionato in programma tra dieci giorni - con dei segni evidenti di crescita: "Sotto l'aspetto tattico, i movimenti coordinati, dobbiamo lavorare molto - ammette Di Francesco - . Siamo cresciuti parecchio ma non mi accontento. Certe situazioni vanno ripetute e queste partite servono anche per vedere le cose buone e meno buone. Sono dell'idea ci sia ancora tanta strada. Sono contento invece della maggiore spigliatezza in fase offensiva. Ovviamente, salendo la qualità dei giocatori e la condizione si riuscirà a fare meglio in fase offensiva, rispetto alle gare precedenti".

Parole importanti sono quelle spese da Di Francesco nei confronti di Monchi: "Dà molta soddisfazione lavorare con lui. Da lui posso apprendere molto, c'è un buon feelling ed è la cosa più importante per poter collaborare". E poi non può mancare un commento sul Siviglia, avversario giallorosso nella notte che ricorda Puerta: "Berizzo lo conosco, ha un modo di giocare diverso da quello di Sampaoli ma il Siviglia ha qualità per fare molto bene sia in Spagna e sia in campo internazionale. Ha preso giocatori che conosco molto bene, come Muriel, e ha aggiunto qualità e velocità in avanti".

Presente in conferenza stampa anche un altro ex della sfida, Diego Perotti. Il fantasista argentino ha lasciato il segno nella sua avventura andalusa, con qualche problema fisico sul finire del suo periodo spagnolo che lo costrinse a tornare nel suo Boca Juniors per tentare poi l'avventura italiana, al Genoa prima e alla Roma poi. Ecco le sue parole: "Ho giocato qui 7 anni ed è un piacere tornare. Ho molti amici qui, questa per me è tra le città più belle del mondo e questo trofeo significa molto per Siviglia. Ero un ragazzo quando sono arrivato qui, ora sono un padre. Sono passati tanti anni, sono più maturo, ho più esperienza, è una seconda casa per me. Qui sono cresciuto. Sarà emozionante tornare in questo stadio, è da tanto che non torno qui. Puerta purtroppo non ho avuto modo di conoscerlo personalmente. Quando sono arrivato militavo nella Primavera, mi hanno però parlato talmente tanto e talmente bene che mi sembra quasi di averlo conosciuto, è stata una persona molto amata dalla sua gente. Fazio per me è un fratello, calcisticamente abbiamo fatto la crescita più importante al Siviglia, è molto bello ritrovare anche Monchi a Roma, mi ha portato lui a Siviglia. So i risultati che ha ottenuto a Siviglia e spero possa ottenerli anche a Roma".

Così El Monito sulle sue condizioni fisiche e sul suo adattamento ai nuovi schemi portati da Di Francesco per la causa giallorossa: "Dal primo giorno abbiamo iniziato a lavorare come vuole il mister, a realizzare i movimenti che il mister vuole che facciamo. Ovviamente ci vuole del tempo, è cambiato l'allenatore e alcuni giocatori però stiamo lavorando bene, abbiamo fatto una preparazione buona, il che è molto importante vista la stagione impegnativa che avremo. Sarà un anno pieno, come molte partite. Il mio obiettivo è di vincere con questo club, sarebbe indimenticabile. Abbiamo la squadra giusta per vincere, la qualità e la capacità. Dobbiamo alzare un trofeo a tutti i costi, anche per la gente che sta sempre al nostro fianco e che è anche esigente con noi. Con il nuovo sistema mi trovo bene. Mi si chiede un movimento diverso, che in passato facevo fatica a fare, il movimento tra le linee, a entrare nel campo, non aspettando la palla. Questo mi aiuterà a stare più vicino alla porta, aiutandomi a sfornare più assist e a calciare più in porta, cosa che mi è un pochino mancato e in cui devo migliorare. Avrò anche più opzioni e non dovrò fare la stessa giocata, come accaduto in passato".