Cengiz Under si presenta ufficialmente ai tifosi della Roma dopo le buone cose viste nelle amichevoli della International Champions Cup. Il giovane talentino turco, prelevato a titolo definitivo dall'Instanbul Basaksehir, ha voglia di mettersi in gioco, confermandosi come uno dei '97 più interessanti in circolazione: "Ho accettato subito di trasferirmi qui - ha detto - mi abituerò a questo calcio forte col passare del tempo. Credo di non trovare problemi in futuro, anche perché da noi si gioca forte, sia difensivamente che offensivamente". Importante, in seconda battuta, il passaggio sui nuovi compagni: "Quando sono arrivato era il mio compleanno, all'aeroporto mi hanno accolto benissimo, mi è piaciuto molto. Non parlando per il momento l'italiano potrei avere qualche disagio, ma ho cominciato a fare lezioni e credo di impararlo al più presto".

Date le sue qualità di primo spessore, Under è stato spesso accostato a Paulo Dybala, con cui condivide molto sotto l'aspetto tecnico e tattico, su tutto un mancino sibillino. Umilmente, però, il ragazzo allontana il paragone, confermando nel contempo una determinazione importante: "Mi sento molto pronto, credo di aver dimostrato quanto fossi pronto quando giocavo al Basaksehir. Ho segnato 7 gol in un anno, ho dimostrato le mie qualità. Per il momento mi sento pronto, ma vedremo a lungo andare le mie qualità. Abbiamo avuto un bel periodo in America, ho anche segnato nel torneo. Fin dall'inizio mi sento pronto. Anche in Turchia mi chiamavano come Dybala per la somiglianza fisica, ma vi ricordo che sono Cengiz e ho le mie qualità. Mi ricorderete come Cengiz".

Passaggio obbligato, poi, sui primi giorni di allenamento sotto gli ordini di Eusebio Di Francesco: "Con Di Francesco ci capiamo a gesti, giustamente non ci parliamo ma si fa capire coi gesti e io coi miei, non andrà sempre così. Ho già detto che prendo lezioni di italiano per migliorare, a breve saprò parlare italiano, credo. Lucescu? Non vorrei parlare della nazionale. Conosco bene Lucescu, ma non ho mai giocato per lui, non so. Spero di essere chiamato per la nazionale turca, mi fa molto piacere". Con l'ex tecnico del Sassuolo, Under ha subito notato una delle più lampanti differenze tra calcio turco e calcio italiano: "Qua si fa doppio allenamento, in Turchia non lo facevamo. Stiamo spesso in palestra e fisicamente sono più impegnato. In Turchia non si faceva così tanto. C'è più disciplina".

In ultimo, Under ha parlato di sé e dei momenti immediatamente precedenti il trasferimento nella Capitale: "Prima di venire qui mi sono informato sulla cultura italiana e sull'ambiente che mi attendeva. Quando sono arrivato, la prima cosa che ho notato è che il cibo è simile. Finora non ho trovato nessun problema, non ho trovato nessuna situazione caotica, mi trovo molto bene. Sono felice. Vogliono fare amicizia con me, hanno buona volontà nei miei confronti e questo mi fa piacere".