La presentazione di Lorenzo Pellegrini è il giusto teatro per analizzare la rosa della Roma a meno di un mese dal via della massima serie. La presenza di Monchi stuzzica la stampa, fioccano quindi i quesiti su possibili trattative, movimenti più o meno importanti. L'ex Siviglia mantiene un atteggiamento conservativo, non si espone ed anzi alza un muro giallorosso. Esalta, Monchi, le qualità del gruppo Roma, aldilà di alcune rinunce necessarie. Mahrez è nome di livello, la trattativa col Leicester è però in una fase di stallo e il ds svicola rapidamente la questione. Certo un innesto in quel settore per soddisfare il credo di Di Francesco. 

"La situazione Mahrez non è cambiata assolutamente rispetto a quando ne avevamo parlato negli Stati Uniti durante la presentazione di Moreno. Mi piacerebbe fare due riflessioni: una squadra come la Roma, che può vantare calciatori del calibro di Pellegrini, Strootman, Nainggolan, Dzeko, Fazio, Kolarov, non può pensare che il proprio rendimento dipenda dall’arrivo di uno specifico calciatore esterno destro. La garanzia è la strada, il collettivo. Il secondo messaggio che voglio dare: se il primo era un po’ conformista, il secondo è ambizioso. Non so se arriverà Mahrez o un altro giocatore, ma chiunque arrivi sarà in grado di aggiungere qualità a una squadra già dotata di grande qualità. Preferiremmo un mancino, ma conta il profilo del giocatore. Per il modo di giocare del mister – un esterno che tenda anche ad accentrarsi – sarebbe preferibile un mancino, ma potrebbe anche essere un destro con una naturale tendenza ad accentrarsi. Un profilo che esiste sul mercato".

Fondamentale la permanenza di Manolas. Il greco è il perno della linea difensiva, ancor più dopo la dipartita di Rudiger. Dopo la mancata conclusione della trattativa con lo Zenit, il rientro nei ranghi, in attesa di novità contrattuali. 

"Ci siamo confrontati e gli ho trasmesso la nostra idea. I tempi li detterà il club, in ogni caso lui ha fiducia nel club e la società merita la fiducia dimostrata con Strootman, De Rossi e Nainggolan. I tempi li detta il club ma con una fiducia reciproca".

Fiumi d'inchiostro per scovare i futuri colpi, ma Monchi preferisce non entrare nel dettaglio, qualche parola più la concede sul fronte uscite. Snellire il plotone è questione prioritaria, rifinire la rosa fondamentale per permettere al tecnico di lavorare al meglio. 

"Oggi è Emre Mor, ieri era Rodrigo Caio, non mi piace rispondere nome per nome. Tutti i nomi fatti sono giocatori interessanti, potenziali obiettivi della Roma. Ma è importante mantenere nel mio lavoro una certa discrezione per non creare confusione. Per quanto riguarda i giocatori in uscita, stiamo cercando delle soluzioni per Gyomber, Vainqueur, Castan, Iturbe. In alcuni casi siamo vicini a delle soluzioni, in altre più lontani ma manca un mese di tempo. Mi preme dire che stiamo parlando di persone e non si tratta di obbligare nessuno ad andare in una destinazione eventualmente non gradita, deve nascere tutto da una scelta condivisa".

Battuta finale per il protagonista di giornata. Pellegrini deve ritagliarsi il suo spazio in una mediana a cinque stelle, nobilitata dalla permanenza di Strootman e Nainggolan, con De Rossi alla prima da leader unico. Impegni molteplici, occasioni in serie per assaporare la prima realtà d'élite di carriera. 

"Abbiamo preso un potenziale campione per il futuro. La clausola è privata, ma si può dire che cambia in base al suo rendimento. Sono convinto che Lorenzo resterà qui per altri anni"