Finalmente una sfida dal sapore vero. Anche se pur sempre calcio d'agosto, si infiamma proprio nell'ultima sfida l'International Champions Cup, con un Roma-Juve che, oltre ad animare Boston, farà sedere sul divano tanti appassionati di casa nostra. Sia per un orario più "commestibile" (le 22 italiane), sia per il tipo di sfida, che ripresenta una lotta ormai consueta per il vertice della Serie A. E' Roma-Juve, infatti, la gara più attesa di questi ultimi campionati, è Roma-Juve la più commentata e la più attesa.

Quest'anno, ovviamente, le cose non sembrano variare: entrambe le squadre hanno effettuato alcuni interessanti cambiamenti (la Roma è quella che ha cambiato di più, la Juve sembra essere quella più impreziosita, con due esterni di alto profilo), entrambe sono percorse da un asse incrociata di operazioni estive di mercato (Szczesny sarà il vice di Buffon, quest'anno, dopo due stagioni in giallorosso; Cuadrado è il nome di Monchi se dovesse saltare Mahrez). Inutile descriverle, inutile parlarne tessendone lodi o facendo lunghi elogi: servirà vederle in campo, dall'inizio, capendone movimenti e scelte tecniche, sapendo bene però che la preparazione dovrà poi continuare, con 20 lunghi giorni di tattiche e riunioni, con la Juve impegnata da un poco prima dei giallorossi, per la precisione dal 13, con la sfida in SuperCoppa contro la Lazio, proprio a Roma.

La certezza è però quella di una gara già (quasi) vera, occasione praticamente unica per la Roma di Di Francesco di capire se e come questo tanto decantato gap potrà essere ridotto nei mesi di competizione. Con la formazione-tipo (anche se il mister nella conferenza di vigilia ha rimarcato la sua teoria sui titolari, che per lui sono una categorizzazione inutile) questa squadra sembra pronta a fronteggiare i rivali, soprattutto nel confronto tra attacco giallorosso e difesa bianconera. La sfida al momento non è nemmeno pensabile, vista l'assenza congiunta di Emersone e Florenzi, sugli esterni. Bernardeschi e Costa sono irragiungibili, con Dybala interditore nettamente più veloce del pur preciso Fazio o dell'ottimo Moreno. Higuain, inoltre, sembra avere una fisicità dirompente che nulla ha da temere rispetto all'aggressività spesso imprecisa di Juan Jesus, per restare sulla stessa zona di campo.

Per contro, dalla mediana in avanti, soprattutto nel reparto medio-offensivo della squadra, i giallorossi possono godere di una precisione e di motorini di gran qualià, superiori al reparto bianconero: Gonalons, Pellegrini, Nainggolan, il capitano sempre più leader De Rossi, Strootman e in quota parte anche Gerson, che deve rientrare mentalmente da un periodo davvero duro. Infine, attacco con ottime prospettive: col Tottenham hanno impressionato Defrel e il ragazzino turco Under: sono loro che devono dare manforte, con Perotti, al bomber Dzeko: la musica sembra prevedere numeri e gol, anche quest'anno.

I presupposti tecnici, insomma, sono e restano di livello estremo. Per mettere pepe alle, ormai terminate, tournee estive delle due regine della Serie A, l'appuntamento è in serata, alle 22.