Ha soltanto 25 anni, ma noi di Stephan El Shaarawy abbiamo ricordi come se ne avesse 30. L'esplosione in quei fantastici primi 4 mesi col Milan, poi il profondo nero in Ligue 1 prima del ritorno in Serie A, alla Roma, dove ha finalmente ritrovato la sua dimensione e la sua cresta, che lo aveva reso un simbolo nelle stagioni d'oro. Una crescita importante nella Capitale, forse ancora da ultimare ma già arrivata a buoni livelli; nell'immediato passato, un po' frenata da un piccolo infortunio che lui ha raccontato in una parte di un'intervista esclusiva ad insideroma.com. In questa maniera: "Il problema alla schiena sta andando sempre meglio, sto recuperando piano piano. Diciamo che non è un fastidio grave ma te lo porti dietro per un po’ di tempo. Sono problemi un po’ lunghi da curare ma ci stiamo lavorando e spero di tornare il prima possibile a disposizione del mister".

Il video dell'intervista (sempre da insideroma.com)

Quando tornerà in campo, rispetto all'ultima volta, il Faraone troverà Eusebio Di Francesco in panchina al posto di Luciano Spalletti. Le differenze, anche se di fatto in prima persona non ha svolto nessun allenamento, già si sentono: "Sì, sicuramente chiede molto lavoro ai due esterni e ho avuto modo di vederlo nei primi allenamenti, non li ho fatti ma anche parlando con Perotti e con Iturbe, mi hanno detto che chiede tutte e due le fasi: sia quella difensiva che quella offensiva. Per cui, come ho detto anche in altre interviste, dobbiamo ascoltarlo perché penso sia un allenatore molto capace e penso che stiamo lavorando molto bene su questa cosa".

A proposito dell'ex allenatore, l'italiano lo ritroverà insieme ai suoi compagni da avversario già alla seconda giornata, quando sfiderà l'Inter. Più in generale, l'inizio del campionato dei capitolini, perlomeno sulla carta, sembra molto difficile: "Sarà una gara molto sentita, non solo per gli ex - riferimento anche all'ex ds Walter Sabatini - ma perché è una gara molto importante. La prima contro una grande squadra che anche quest’anno si è rinforzata, per cui sarà una partita molto tosta come lo sarà anche la prima a Bergamo con l’Atalanta. Quindi è un inizio molto tosto dove dovremo cercare di fare bene e fare punti, però penso che ci arriviamo pronti. Perché stiamo lavorando bene, sto vedendo il gruppo lavorare con grande determinazione quindi penso che ci siano tutti i presupposti per iniziare bene".

Ritornando invece a parlare di attaccanti esterni, è arrivato in Italia, portato da Monchi, Cengiz Under. Le prime impressioni sul "nuovo Dybala" turco sono state già positive secondo quanto detto da Perotti in un'intervista recente. Il numero 22 conferma: "La prima cosa che risalta sono sicuramente le sue doti tecniche. È un ragazzo giovane e di grande talento, poi è chiaro che cercherà di integrarsi al meglio e il più presto possibile. Noi siamo qua per aiutarlo e aiutare a esprimere le sue qualità. Penso sia un ottimo rinforzo per noi e penso che ci possa dare una grande mano e quindi siamo contenti di averlo in squadra".

Il mercato dei giallorossi ha lanciato diverse scommesse. Però le sensazioni sono tutt'altro che negative e l'ambiente ha accettato l'uscita di alcuni big, posto che ne sono rimasti altrettanti dall'importanza fondamentale la cui uscita aggiuntiva avrebbe potuto portare diversi problemi. La frase simbolo di questo discorso è l'ultima di questa "tranche" di dichiarazioni: "Adesso non so se faranno altri acquisti ma penso che la squadra sia pronta, sono arrivati dei giovani di talento e altri giocatori di grande esperienza come Kolarov, per cui penso che abbiano lavorato bene anche sugli acquisti. Penso che in questa squadra siano arrivati giocatori molto validi, come detto prima, di grande talento e di esperienza. Siamo contenti che sono rimasti i nostri giocatori più importanti. E dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro. Non dobbiamo pensare a giocatori che potrebbero arrivare. Ci sentiamo forti e dobbiamo seguire la nostra strada, il nostro allenatore e ascoltare quello che ci dice, questo è, penso, la cosa più importante da fare. Ci sentiamo pronti e aspettiamo l’inizio del campionato".

Domani c'è la Juventus a sfidare la Lupa nell'International Champions Cup. Aldilà del fatto che si tratti di un'amichevole, non può essere una "come le altre"; anche come test, nell'ottica di iniziare a raccogliere qualcosa in più a livello di risultati come i bianconeri fanno ormai da 6 anni: "Sarà un test importante per valutare la condizione fisica e come stiamo lavorando come squadra. Poi la partita vera sarà sicuramente in campionato. Visto che comunque è la Juventus, dovremmo cercare di fare una partita molto determinata per cercare di fare bene e di vincere. Sappiamo che è una grandissima squadra che cercherà di imporsi di nuovo per vincere il campionato. Però penso che è arrivato il tempo di iniziare a raccogliere qualcosa per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni e per tutto quello che ha fatto la Roma, per i tifosi. Un trofeo per noi sarebbe molto gratificante".

Nel finale della scorsa annata è anche arrivata la convocazione di Gian Piero Ventura in nazionale. Fra un anno di questi tempi ci sarà il Mondiale in Russia, che non può che essere un obiettivo per il classe 1992 nonostante la grande concorrenza: "Sicuramente la nazionale è uno dei miei obiettivi. L’ho sempre detto e lo è sempre stato nel corso della mia carriera. Maggiormente quest’anno che ci sono i mondiali e sicuramente dovrò fare qualcosa in più rispetto agli anni precedenti per cercare di esser convocato. Però penso che anche nell’ultima convocazione io abbia dimostrato il mio valore. Sono rimasto davvero contento della convocazione del mister. Il primo obiettivo è quello di far bene con la Roma poi la convocazione è normale che arrivi di conseguenza. Per cui penso alla Roma, a far bene con la Roma poi penserò in futuro alla nazionale".