Con l'addio al calcio di Francesco Totti, Daniele De Rossi è ormai il 'Capitan Presente' della Roma. La squadra giallorossa è impegnata, negli Stati Uniti, nella tourneè precampionato che ormai volge al termine ed alla vigilia della sfida di domani sera a Boston contro la Juventus, ai canali ufficiali della Roma, ha dichiarato: "Manca tanto Totti, pensavo fosse eterno. Siamo un pò tutti vedovi del nostro capitano. Non cambia molto dal punto di vista tecnico, ma manca il simbolo, chi portava la gente allo stadio e questa è una responsabilità per tutti. Fino allo scorso tutti i tifosi erano per lui, ora ce li dividiamo". Al nuovo allenatore Di Francesco gli attribuisce dolci parole: "E' molto preparato, è uno che sa quello che vuole. Il fatto di conoscerlo già non conta, io sono come tutti gli altri".
Quello ormai alle porte sarà un campionato insidioso per la Roma , che si troverà ancora a dover lottare contro Juventus, Napoli, Inter e Milan per lo Scudetto. Tanta concorrenza, che però non spaventa De Rossi: "Lotteremo per vincere il titolo, come tutti gli anni. La Juventus resta un gradino avanti rispetto a tutte, anche se è partito Bonucci. Lo scorso anno siamo arrivati a pochi punti dal primo posto, c'è chi dice che la Juve nelle ultime giornate ha tirato il freno, ma a noi questo non importa, resta il fatto che abbiamo fatto un grandissimo campionato, totalizzando tantissimi punti. L'inizio non sarà semplice, ma noi quest'anno vogliamo provare a tirare su qualcosa di importante per i tifosi".
La stesura del calendario ha riservato un inizio difficile alla Roma. Prima di campionato in trasferta, a Bergamo contro l'Atalanta, poi impegno casalingo contro l'Inter di Spalletti. Inizio più morbido lo si poteva sperare: "È vero, non poteva esserci inizio peggiore o anche migliore, perché se fai sei o nove punti all'inizio poi prendi tanta fiducia. All'Olimpico, contro il nostro ex allenatore, sarà dura, perchè lui ci conosce molto bene, anche se giocheremo in maniera un pò differente rispetto alla passata stagione". La prima metà di questa sessione estiva di calciomercato ha registrato tante partenze illustri nelle fila della Roma: sono andati via Szczesny, Salah, Rüdiger e Paredes, ma a De Rossi la squadra che sta nascendo piace, e tanto: "Convengo sul fatto che sono state cessioni di calciatori importanti, ma nel contempo abbiamo acquistato gente brava e di personalità. Mi hanno colpito soprattutto i calciatori giovani, tra i quali Ünder e Tumminello. La società sta operando bene sul mercato, Monchi è un dirigente eccezionale, massima fiducia in lui e in tutta la dirigenza".
Con Di Francesco la Roma adotterà il 4-3-3, stesso sistema di gioco adottato anni fa nella Capitale da Zdenek Zeman: "Molto similari i due modi di giocare, questo 4-3-3 di Di Francesco somiglia molto a quello del boemo. Per quanto riguarda il mio ruolo, io mi sento quasi unico, fino a quando il fisico reggeva sono stato una mezzala universale, segnavo e difendevo, poi sono diventato un centrale. Sono a disposizione del mister, posso giocare anche prima punta o in porta, l'importante è dare il giusto contributo alla causa ed onorare la maglia giallorossa".