Riyad Mahrez è sempre più lontano dalla Roma. Dopo giorni fitti di trattative, la dirigenza capitolina sembra aver alzato bandiera bianca, complice il prezzo troppo alto chiesto dal Leicester. Nonostante i circa trenta milioni proposti dall'ex dirigente del Siviglia, infatti, le Foxes non hanno abbassato le pretese, costringendo i giallorossi a cambiare obiettivo. Intervistato durante la conferenza stampa di Hector Moreno, Monchi non ha potuto evitare dunque un commento sulla trattativa.

"Abbiamo presentato due offerte per Mahrez - sottolinea categorico il dirigente - la seconda la riteniamo giusta. Dopo questa ci siamo fermati e stiamo valutando altre opzioni. Percentuali? Non esiste un misuratore, la trattativa va in porto oppure no. Per riassumere: Mahrez è un’opzione, non l’unica. Dopo l’ultima offerta stiamo virando su altre opzioni. Il mio modo di lavorare non è quello di lavorare solo per un nome ma per più nomi, mi pare la soluzione più logica. Abbiamo diverse possibilità, quella di Mahrez è diventata di dominio pubblico, altre invece no".

Guardando in casa propria, invece, Monchi ha parlato della situazione di Manolas e di un eventuale nome di mercato: "Manolas ad oggi è un calciatore della Roma e credo che continuerà ad esserlo per molto tempo. Lei lascia intendere che Manolas non rinnoverà il contratto? Forse ha delle informazioni diverse dalle mie, mi risulta che lui è contentissimo di essere alla Roma". E sul difensore: "Ad oggi la priorità imminente è l’esterno destro. Perfezionato questo acquisto avremo un mese scarso di tempo per verificare se siamo contenti con questa rosa, anche alla luce del fatto che Kolarov può giocare terzino e centrale. Non è il momento di essere frettolosi nelle scelte, anche perché fino ad ora abbiamo condotto un buon mercato, abbiamo preso i giocatori che volevamo nei tempi prefissati. Poi restano altri 25 in cui decideremo se ci sono altre posizioni del campo dove la rosa è corta".

Stuzzicato dai giornalisti, in merito agli obiettivi della Roma, Monchi non cade nella trappola, mettendo le mani avanti e non volando alto: "Credo che a decidere questo sarà la classifica. Potrei dire di sì ma non sarebbe corretto. Se avremo una classifica migliore globale, comprese quindi anche le coppe, allora sarà così. Diversamente non voglio fare valutazioni senza un paragone con la classifica". Importanti, infine, anche le parole sulla rosa che si sta costruendo, con il dirigente che non si sbilancia sul tasso tecnico: "Alla fine vedremo i risultati. In questo momento potrei rispondere positivamente a questa domanda ma non sarei corretto. Se otterremo un rendimento migliore sia in campionato sia negli altri tornei risponderò affermativamente. Non possiamo fare valutazioni di questo genere se non paragonandole a situazioni di classifiche".