“Penso che questo fosse l’obiettivo più importante. Ho dimostrato quello che ho sempre voluto. Sono contento. L’anno scorso ci sono stati pochi contatti per questo rinnovo ma una volta che abbiamo iniziato ne siamo usciti subito e sono molto contento per come sia andata".

E' un Radja Nainggolan visibilmente soddisfatto quello che, ai microfoni del sito ufficiale della Roma, ha commentato l'ufficialità del suo rinnovo contrattuale fino al 2021. Il centrocampista belga si è legato ai colori sociali giallorossi nonostante le svariate offerte per il suo cartellino, confermando di fatto di essere un punto di riferimento per i compagni di squadra, per i tifosi e, chiaramente, anche per la società, che lo vede come simbolo della nuova Roma di Di Francesco. 

“Questi i motivi del rinnovo? Non solo, per me è importante anche il viver bene. Sto bene, sono felice dove sto, spostarmi a 29 anni da un’altra parte per fare un’esperienza di qualche anno sinceramente non era una cosa che avevo in mente. Sono felice, soprattutto dell’accordo che abbiamo trovato insieme e del fatto che possiamo continuare insieme”.

Di fondamentale importanza, inoltre, anche il valore della squadra, che da qualche anno è tornata stabilmente ai vertici del calcio italiano: “Sono un paio d’anni che comunque si è sempre costruita una squadra forte: i giocatori vanno e arrivano, ma queste sono questioni societarie, io posso dire quello che vedo in campo, abbiamo sempre avuto una squadra competitiva. Penso che le due partite di quest’anno abbiano dimostrato che siamo sulla buona strada e che stiamo lavorando bene. Quindi dobbiamo essere fiduciosi sperando che il campionato vada al meglio”.

Dalle sensazioni riguardo il contratto a quelle della nuova Roma, che il ds Monchi ha costruito quasi ex-novo per Eusebio Di Francesco. Queste le sue impressioni: “Ho avuto una bella impressione dello staff. Sono tutti disponibili, anche tutti noi ci siamo messi a disposizione: il mister è molto chiaro con le sue idee, quindi noi giocatori dobbiamo essere bravi a metterci a disposizione e stiamo cercando di farlo. Ovviamente non è una cosa semplice cambiare da un modulo all’altro, personalmente dovrò tornare al ruolo che avevo tre-quattro anni fa. Mi devo di nuovo un po’ adattare, ma non credo ci siano problemi. Voglio fare bene, come lo vuole tutta la squadra. Lo spirito del gruppo? È sempre stata bella l'atmosfera del gruppo. L’anno scorso, quest’anno, due o tre anni fa. Io ho sempre trovato un gruppo unito e ho notato lo stesso anche quest’anno, una volta tornato. Per noi calciatori è molto importante far parte di un gruppo in cui ognuno sa quanto vale per l’altro”.

Un rapido sguardo anche alla tournée statunitense, che per molti rappresenta un peso, per altri meno: “Per quanto riguarda le partite in sé è sempre buono far risultato. La situazione di quest'anno è un po’ meglio rispetto alle altre esperienze, non viaggiamo ogni due giorni, ci siamo stabiliti in un posto e viaggiamo solo per la partita. È molto simile a quello che facciamo per il campionato, credo sia la formula migliore rispetto ai tour fatti in precedenza. Nelle partite abbiamo affrontato avversari importanti, noi giocatori vogliamo metterci in mostra e contro avversari forti hai la possibilità di dimostrare quanto vali”.

Ed ancora, una prima impressione dei nuovi acquisti, su tutti Under: “I nuovi saranno sicuramente validi, daranno il loro contributo e metteranno in difficoltà allenatore e giocatori. È buono avere concorrenza, così la concentrazione e la voglia di far bene aumenta e si può far sempre meglio. Per quanto riguarda ragazzino turco ho visto che ha personalità e tante qualità tecniche, sicuramente può crescere fisicamente e si vede che i colpi ce l’ha. Mi ha impressionato”. Ed all'amichevole di domenica contro la Juve: “Siamo in preparazione, ma quella di domenica è una partita che ho sempre sentito. Questa cosa nasce da tanti anni fa. Io però sono sempre uno sportivo e quando c’è da dire che è una squadra forte lo dico: è una squadra forte. Poi ovviamente ci sono sempre le battute e le botte e le risposte, cose che fanno parte del gioco”.

Infine, la chiosa, con una battuta per i tifosi: “Io spero di ritrovare lo stadio dell’ultima partita. Abbiamo bisogno di una spinta e credo che come in tutte le altre squadre si può fare meglio con una bella bolgia dietro. Una volta che tornerà la bolgia vera di Roma, credo che diventerà difficile per tante squadre portarci via in punti”.