Dopo la firma, un goal decisivo. È solamente la partitella del primo allenamento stagionale, ma Alejandro Gomez comincia come meglio non potrebbe: accolto dall’ovazione di tutti i tifosi presenti a Rovetta, il Papu si prende la scena siglando la rete che decide l’incontro. Non solo protagonista sul campo, ma anche fuori, perché l’argentino, prima di allacciarsi gli scarpini, ha parlato in conferenza stampa: “Non mi piace fare dichiarazioni d’amore o cose di questo tipo, io ho scelto la via della chiarezza in un mondo come il calcio molto sporco dove ci sono cose incredibili che succedono ogni giorno tra baci alla maglia e rinnovi con tanti soldi in ballo: il mio sogno è la Champions League, se non c’è la possibilità di giocarla resto a Bergamo dove sto da Dio”.
Si è scritto e si è letto molto sul futuro di Gomez: “L’unica squadra che si è interessata a me in modo concreto è stata la Lazio. Li ringrazio, ma avevo fatto una promessa a tutti i tifosi ed era quella di non lasciare l’Atalanta se non per una squadra che gioca in Champions League o lotta per lo scudetto. Loro sono una realtà importante ma qui io sto davvero molto bene”, con un retroscena svelato: “Sono arrivate chiamate da Dubai, Cina, America, ma adesso non è il momento. Sono mercati strani, per me questo è un anno importantissimo anche perché c’è il Mondiale: non posso andare adesso in questi campionati, il rischio di sparire dai radar è altissimo anche se ti ricoprono di soldi”. Con questo rinnovo, il Papu si lega alla Dea fino al 2022: “Il contratto è lungo ma a me non piace pensare troppo a lungo termine. Ovviamente mi fa piacere, ma preferisco pensare stagione per stagione dando il massimo in campo, poi sarà il tempo di ragionare sull’anno prossimo e poi ancora su quello dopo”.
Il mercato ha visto diverse partenze eccellenti, come Kessiè e Conti, ma tanti nuovi elementi sono arrivati a Bergamo: “Servirà qualche mese, l’inserimento è un passaggio obbligato ma tutti mi parlano molto bene dei ragazzi arrivati e quindi sono fiducioso: abbiamo tante partite, dobbiamo fare bene in Italia e in Europa. Palomino? Ha iniziato nel San Lorenzo, siamo stati un po’ insieme quando lui iniziava a giocare ma non lo vedevo da un po’. Sono comunque tranquillo perché se l’Atalanta lo ha scelto significa che lo hanno visto e hanno ritenuto importante ingaggiarlo”, con un altro in procinto di tornare, forse: “De Roon mi ha detto che la sua volontà è quella di tornare a Bergamo, posso dire che è proprio una voglia matta: non c’è un’altra squadra dove voglia andare. Speriamo che il presidente possa davvero acquistarlo, sarebbe un grandissimo colpo”.
Questa è stata senza dubbio la settimana del Papu, ma non è da dimenticare l’ingaggio in prestito biennale di un potenziale crack come Riccardo Orsolini, già in evidenza nel primo test, così come Josip Ilicic, strappato alla Sampdoria: lo sloveno, con Gomez e Petagna, forma un tridente atomico: “Non so se altrove si trovino attacchi così forti” commenta l’argentino.