Da riserva e portiere di coppa a titolare. Il numero uno della Roma, nella prossima stagione, sarà il brasiliano Alisson, che dopo un'annata passata ad alternarsi con Szczesny adesso avrà strada libera per difendere i pali della porta della squadra giallorossa. Questa la speranza del giovane classe 1992, che da Pinzolo ha sottolineato l'importanza di crescere ancora e di dare molto di più rispetto a quanto visto nella prima stagione all'ombra del Colosseo.
"Come mi sto preparando? Il preparatore è lo stesso anche quest'anno per fortuna. Con Szczesny abbiamo fatto un bel lavoro lo scorso anno. Questo è anche merito di Savorani, che ha svolto un gran lavoro. Posso dare anche di più, ovviamente. Non ho giocato quanto avrei voluto lo scorso anno e quando è così non riesci a dare il 100% perché il massimo si riesce a dare solo giocando, il ritmo lo prendi solo con la continuità. Posso quindi migliorare, fare meglio, per arrivare al top. Affrontare il campionato da titolare? C'è sempre un'emozione particolare ma non mi mette paura, sono qui per questo. Volevo farlo lo scorso anno e non ho potuto, darò il mio meglio".
La stagione che sta per iniziare sarà la prima senza Francesco Totti, che secondo il portiere brasiliano potrà essere una figura importantissima per fare da tramite con la società: "Potrà portare più vicini i giocatori alla dirigenza. Conosce bene ognuno, ha lavorato tanti anni con noi, tanti anni a Roma, conosce tutto. Questo sarà un passo avanti per noi per facilitare le cose". Dalla dirigenza al nuovo allenatore: "Ci stiamo conoscendo poco a poco, a Sassuolo ha fatto bene. L'anno scorso abbiamo fatto un gran lavoro, dobbiamo migliorare e fare meglio perché qualcosa manca e lui andrà a sistemare queste piccole cose. Lui è un tecnico intelligente, è un ex calciatore. Sarà buono per noi. La difesa alta? Gioco come vuole l'allenatore. L'importante è allenarsi e prepararsi in campo. Anche l'anno scorso, in qualche partita, ho fatto interventi in 40 metri. Succede nelle partite. L'importante è lavorare e allenarsi. Migliorare con i piedi? Possiamo lavorare su questo aspetto. Abbiamo fatto alcuni esercizi con i piedi. Abbiamo tempo, anche in America, per allenarsi su questo".
Infine, sulla convivenza con Szczesny e sulla crescita al suo primo anno in maglia Roma, il numero uno brasiliano ha successivamente proseguito: "Non mi sentivo il secondo portiere. Facevo il titolare in coppa, lui in campionato. Ho imparato tanto da lui e lui da me, siamo cresciuti molto con Savorani. Lui ha una fortissima personalità, è sempre pronto ad aiutare la squadra. Ha sempre voglia di vincere, è un bravo ragazzo. Non ho giocato quanto volevo ma ora non conta nulla, conta solo quest'anno".