Sembrava tutto fatto per il passaggio allo Zenit di Manolas, prescelto per salutare anzi tempo la Capitale sponda giallorossa. Invece, il colpo di scena delle ultime ore - con il greco che ha disertato le visite mediche dopo che la trattativa era giunta a compimento sotto ogni punto di vista - ha costretto la Roma e Monchi a rivedere i piani in uscita, rimettendo sul piatto delle trattative uno dei nomi più chiacchierati di questa prima fase di mercato.

Naturalmente ci riferiamo ad Antonio Rudiger, attualmente impegnato con la sua Germania in Conferedations Cup. L'ex Stoccarda era stato avvicinato dall'Inter, intenzionata ad offrire una cifra vicina ai 40 milioni di euro per strapparlo alla concorrenza della Roma. Poi però, le problematiche legate al bilancio nerazzurro - da rinsaldare entro la giornata odierna - hanno fatto si che la trattativa non decollasse come nelle previsioni, lasciando Rudiger in giallorosso almeno fino a questo momento.
Con il sacrificio di Manolas, il polivalente difensore classe 1992 sembrava ormai lontano dalle vicende relative al calciomercato, ma il colpo di scena che ha visto protagonista il greco ha cambiato gli scenari. Con la Roma costretta a cedere un altro pezzo pregiato del suo roster prima di poter reinvestire, a farsi di nuovo sotto è stato il Chelsea di Antonio Conte, club che da sempre ha mostrato un particolare interesse verso il calciatore.

Nelle ultimissime ore, la trattativa per il passaggio di Rudiger in Premier League ha preso forma. La Roma si è detta disposta a trattare la cessione del calciatore ma ad una cifra congrua che il club giallorosso ritiene non inferiore ai 30-35 milioni. Il Chelsea - ancora inoperoso per quel che riguarda il mercato in entrata - ha mostrato grande interesse, confermato nella notizia riguardante l'agente di Antonio che in queste ore si imbarcherà per Londra dove incontrerà di persona la dirigenza Blues. 
Saltata la cessione di Manolas, la Roma è costretta a sacrificare Rudiger. Un altro Antonio, Conte, aspetta il tedesco a braccia aperte.