Dopo vari abboccamenti fatti registrare nelle scorse settimane, lo Zenit San Pietroburgo esce allo scoperto e si piomba con tutte le sue forze sul difensore della Roma Kostas Manolas. La compagine russa, che sarà allenata da Roberto Mancini, è intenzionata a portare avanti una sontuosa campagna di rafforzamento, costellata da acquisti 'grandi firme', ed ha individuato nel greco uno dei cardini su cui ricostruire la propria difesa.
Le parti si sono incontrate più volte, la trattativa procede, ed il club russo ha anche formulato la prima offerta ufficiale alla Roma. Non bada a spese lo Zenit, e sul piatto sono stati messi ben 30 milioni di euro, cifra di certo non bassa, che dunque ha fatto vacillare la dirigenza capitolina. Si discute sulla possibilità di cedere il forte centrale greco in estate, seppur il presidente James Pallotta ed il direttore sportivo Monchi stiano decidendo se cedere o meno un altro pezzo pregiato della rosa, dopo aver già virtualmente salutatao l'esterno offensivo Mohamed Salah.
Prima di prendere la decisione definitiva, si terrà, di certo, un ulteriore summit tra il ds ed il nuovo allenatore romanista, Eusebio Di Francesco, per capire se ci siano i margini per tale movimento, oppure se il tecnico ex Sassuolo giudichi inamovile il greco per la sua nuova impostazione difensiva. Solo nel secondo caso, la Roma dichiarerà incedibile il suo tesserato, e quindi respingerà al mittente l'offerta russa.
Nel caso in cui la proposta dello Zenit San Pietroburgo venga accettata, per la Roma si tratterebbe della seconda cessione più importante, per quanto riguarda un difensore. Questa 'speciale' classifica è comandata ancora dal centrale brasiliano Marquinos, il quale fu venduto al Paris Saint Germain per 31.4 milioni di euro. Dietro di lui, ed ipoteticamente dietro a Manolas, c'è Mehdi Benatia, che lasciò la Roma per approdare in Bundesliga, al Bayern Monaco, e la cui cessione fruttò alle casse giallorosse ben 28 milioni.