Durante il match di Qualificazione Mondiale tra Bosnia e Grecia, abbiamo assistito a uno sgradevole diverbio tra Manolas e Dzeko, entrambi perni di vitale importanza per lo schiacchiere della Roma. Tra i due sono volate parole pesanti, addirittura sono quasi venuti alle mani non appena Rizzoli ha fischiato la fine. Già nel corso della partita ci sono state situazioni poco gradite al bosniaco, spesso contrastato energicamente dal difensore. A suscitare ancora più rabbia c'è stata la situazione di Gianniotas, colpito con un pugno da un assistente del c.t. bosniaco.
Come agirà, dunque, la Roma? In quel di Trigoria si vocifera che la questione sia stata già archiviata. Queste cose succedono all'interno di una partita, ma di certo non ha suscitato sentimenti positivi vedere due compagni di squadra protagonisti in tutto ciò. Cessione per uno dei due? Via entrambi? Assolutamente no. Ovviamente resteranno in pianta stabile sui taccuini di altri club europei, ma se veranno ceduti non sarà per questo motivo. Manolas e Dzeko sono due pedine importanti per la Roma del futuro, e sarebbe sgradevole presentarsi a Di Francesco con questo bigliettino da visita. Non è una soluzione idonea a un club di questa caratura, sarebbe più logico un colloquio tra i due per spiegarsi una volta per sempre. Se la Roma ha intenzione di punirli dovrà farlo solamente attraverso una multa, a testimonianza che l'immagine di squadra e società non è cosa qualunque. La cessione non risolverebbe nulla, complicherebbe solamente i piani della società. Non c'è nessuna intenzione di venderli per questo motivo, anche perchè andrebbe a confermarsi il concetto che i giallorossi fungono da supermercato per le altre squadre.
Futuro a Roma per entrambi, con Monchi e società pronti a trattenerli. Ci sarà qualche altra cessione di lusso (Rudiger in primis), ma entrambi resteranno a disposizione del nuovo allenatore per la prossima stagione.