La stagione della Roma si è conclusa senza la conquista di alcun trofeo, ma se dovessimo dare un giudizio all'annata della squadra giallorossa, non possiamo esimerci dall'attribuirgli una sufficienza piena, forse anche qualcosa in più. Una stagione culminata con il secondo posto in Serie A, che è valso la qualificazione alla fase a gironi della prossima Champions League, e pazienza se in Europa League (fuori agli ottavi) ed in Coppa Italia (fuori alle semifinali) si poteva fare qualcosa in più. Ha brillato Edin Dzeko, il quale ha cancellato il brutto campionato vissuto due anni fa, riuscendo, con i suoi gol, a spingere in alto la Roma, davanti a tutti, tranne che alla Juventus. Ben 29 i gol realizzati nel nostro campionato, uno in più di Dries Mertens, e tre in più di Andrea Belotti.

L'attacante bosniaco, dopo un'annata disgraziata, si è rilanciato, ed all'emittente locale RadioSarajevo.ba ha dichiarato di voler restare nella Capitale: "Non ho alcun dubbio riguardo al mio futuro. Nella mia mente c'è solo la Roma. Ho ancora degli anni di contratto con la società giallorossa, e voglio cercare di vincere qualcosa di importante con il mio club. Ora andrò in vacanza, ricaricherò le pile in vista della prossima stagione che si preannuncia complicata, ma allo stesso tempo molto stimolante. Dobbiamo cercare di alzare l'asticella e porci obiettivi più alti, interessanti, maggiormente ragguardevoli rispetto allo scorso anno. Non sarà semplice, perchè sia in Italia che in Europa la concorrenza è agguerrita, direi spietata, ma noi siamo la Roma e non dobbiamo avere paura di nessuno. Siamo un top club a livello mondiale, la storia della Roma parla da sè e la società rinforzerà ulteriormente la propria rosa per essere sempre più competitiva".

Capocannoniere in Serie A ed in Europa League. La stagione 2016/2017 è stata quella della rinascita di Edin Dzeko: "Non ho mai perso la fiducia nelle mie qualità. Quella appena trascorsa, da un punto di vista statistico, dei numeri, è stata la migliore stagione della mia carriera. Ovvio, merito mio, ma non solo. Devo ringraziare anche i miei compagni di squadra che sono riusciti a mettermi nelle condizioni di fare bene, ed esprimermi al massimo delle mie potenzialità". Giocare a calcio a Roma ha un sapore particolare: "C'è grande affetto da parte del pubblico, quando finisco di allenarmi, e ritorno a casa, spesso i tifosi mi fermano per strada per una foto ricordo, un autografo. Queste sono cose che ad un calciatore fanno sempre piacere, è inutile negarlo. Rispetto alla Premier League, in Italia il modo di vivere il calcio è molto diverso. C'è moltà più passione nel seguire la squadra del cuore". Infine, in coda all'intervista, immancabile giudizio su Francesco Totti ed il suo addio alla Roma: "Totti è un'icona del calcio romanista, è il principe di Roma. Lo gente lo ama alla follia".