La prossima sarà una stagione importante per la Roma in quanto sarà impegnata su tre fronti. Campionato, Coppa Italia e Champions League. Ciò sarà da monito per la dirigenza giallorossa che per pianificare il mercato ha deciso di riunirsi a Boston, in Massachussets, negli studi della Raptor - quartier generale del presidente James Pallotta - e delineare le varie strategie da seguire. In primis, c'è da sciogliere il nodo panchina, con Luciano Spalletti che ormai ha le valigie in mano ed a breve saluterà Trigoria, per accasarsi a Milano, sponda nerazzurra del Naviglio. Il favorito, per la sua successione, resta Eusebio Di Francesco, sempre più deciso a lasciare Sassuolo e tentare un esperienza in un club di prima fascia, gratificante per la sua carriera da allenatore. A Roma, inoltre, ha lasciato un piacevole ricordo, infatti da calciatore, a cavallo tra gli anni novanta e duemila, ha indossato la casacca della Lupa, piuttosto degnamente.

L'allenatore abruzzese si è incontrato con il direttore generale emiliano, Giovanni Carnevali, ma al momento non è stato trovato l'accordo tra le parti, quella fumata bianca necessaria che lo avrebbe liberato e quindi messo in condizione di poter mettere nero su bianco con il nuovo club, e firmare il contratto con la Roma. Carnevali ha comunicato a Di Francesco la necessità di chiudere il discorso entro e non oltre la fine della prossima settimana, termine oltre il quale non ha intenzione di andare, per programmare anche lui il futuro del Sassuolo. In più il nodo della clausola è effettivo, nel senso che la Roma non è per nulla intenzionata a sborsare quei 3 milioni di euro necessari per liberare Di Francesco (che ha un contratto in essere fino al 2019) mentre il Sassuolo a quei soldi non ci vuole proprio rinunciare. Per i neroverdi sarebbe una buona cifra da poter investire sul prossimo mercato. Bisognerà trovare il modo di aggirare il problema, magari spostando il costo della clausola su qualche accordo già esistente, vedi Lorenzo Pellegrini, oppure su alcune agevolazioni riguardanti altri calciatori, come ad esempio Tummiello o Marchizza.

La Roma intanto segue Sebastian Driussi, attaccante 21enne militante nel River Plate. Può giocare sia da attaccante centrale, che da esterno. Calciatore parecchio duttile, interessa in Italia anche alla Sampdoria, che vuole colmare il dopo Schick con un profilo di qualità. L’agente Gustavo Pedrozo ieri ha però ammesso: “Per ora non c’è niente di ufficiale. La Roma è interessata e il ragazzo vede la Roma come un grande club a livello internazionale ed un’opportunità". Per ciò che riguarda il mercato in uscita, è sempre più insistente il forcing del Liverpool su Momo Salah. L’agente dell’egiziano ha trovato l’accordo con i Reds per il suo assistito, un ingaggio di 4,5 milioni di euro a stagione più bonus. Una cifra a cui la Roma non può e non vuole arrivare, proprio perché ha l’esigenza contraria, quella di abbassare il monte-ingaggi. Ad oggi, sembra proprio che la trattativa possa andare a buon fine, e potrebbe chiudersi i negoziato intorno ai 35 milioni di euro, cifra che la Roma subito investirà per tentare l'acquisizione di un altro top player.