Dopo la conferenza stampa d'addio di Luciano Spalletti, il direttore sportivo Monchi è intervenuto ai microfoni di Roma Tv. Tanti i temi interessanti, andiamo a sentire le sue parole.

Secondo la Gazzetta, il nuovo allenatore (Di Francesco ndr) è già a Roma, ma Monchi non si sbilancia: "Stiamo ancora lavorando, ma gran parte del lavoro è stato fatto. La priorità era ovviamente quella di far rimanere Luciano. Ma abbiamo anche lavorato in parallelo per trovare altre opzioni in caso di partenza dell’allenatore. Sappiamo già chi vogliamo a capo del progetto sportivo a partire dalla prossima stagione e stiamo lavorando per questo" ma qual è il profilo ideale del prossimo tecnico giallorosso: "Un allenatore che abbia le idee chiare, che sia dedito al lavoro. Un allenatore che sappia abbracciare la filosofia della società, che trasmetta i valori del Club e che sia un vincente. Penso che in questi cinque aspetti possa essere riassunto il profilo di tecnico che vogliamo per il futuro. Quello che posso dire ai tifosi della Roma è che devono avere fiducia nel progetto e nel fatto che il percorso che abbiamo intrapreso porterà risultati positivi. ".

Invece sull'ormai ex allenatore Luciano Spalletti: "Come ho già dichiarato, uno degli obiettivi e dei desideri che avevo quando sono arrivato a Roma era quello di poter lavorare assieme a Luciano. Purtroppo non è stato possibile. E come ho detto in conferenza stampa oggi, questo mio desiderio, che avevo espresso prima del mio arrivo qui, è oggi ancora più giustificato, perché ho visto come lavora Luciano. E spero che in futuro le nostre strade possano incontrarsi. Voglio semplicemente augurargli il meglio per il futuro, perché penso che se lo meriti".

asroma
asroma

La Roma ha chiuso la stagione al secondo posto conquistando il pass diretto per la prossima Champions League. Cosa ne pensa Monchi? "Innanzitutto è un premio per l’ottimo lavoro svolto. Penso che quando una squadra batte i record che ha battuto la Roma, quello dei gol segnati, dei punti conquistati, classificandosi come seconda con un bottino record, sia motivo di soddisfazione, perché significa che si è lavorato bene. Cosa significa per il futuro? Significa molto. Penso che il brand AS Roma debba essere legato a quello della Champions League. E nel progetto che indentiamo costruire per il futuro, la possibilità di giocare la Champions è fondamentale. Quindi è un grande motivo di soddisfazione, ma anche di gioia, che serve a gettare le basi per il progetto futuro". 

Ma il secondo posto cambia le strategie del mercato della Roma? "No, perché indipendentemente dalla qualificazione, il lavoro per questo nuovo progetto è iniziato tempo fa. Certo, la qualificazione diretta ci consente di avere una presenza più forte sul mercato e di avere gli argomenti per poter convincere i giocatori a venire. Ma il brand Roma è già di per sé molto forte e da questo punto di vista è un vantaggio, anche se non è tutto. Il progetto che abbiamo in mente è un progetto ambizioso, entusiasmante, sui cui abbiamo già iniziato a lavorare. E non ci saranno stravolgimenti"

In chiusura un commento su Totti e la sua carriera in giallorosso: "Non l’ho mai vista e credo che non la vedrò mai. È impossibile, è qualcosa di irripetibile.L’amore, il senso di appartenenza, l’affetto, il coinvolgimento emotivo che Francesco ha avuto…credo non ci sia stato nulla di simile in passato e nemmeno che ci sarà qualcosa di simile in futuro. Stiamo parlando di qualcosa di insolito, in senso positivo, che la Roma ha avuto la fortuna di vivere in prima persona, come parte attiva in questa storia, in questa favola, in questo amore così bello e intenso tra un giocatore, Francesco, e un club, la Roma". 

asroma
asroma

[fonte testo: asroma.com ]