"Questa volta non posso vedere dai buchi della rete cosa c'è dopo", così recita uno scampolo del panegirico di Totti al termine della partita col Genoa che sembra voler rimarcare come in questo momento l'ex capitano sia in un momento difficile della sua vita, in quanto non ha ben chiaro cosa sarà del suo futuro. Posto che i problemi della vita sono altri, la paura nominata dal dieci giallorosso è perfettamente comprensibile, in quanto è sempre difficile dire basta a un'occupazione che ti ha accompagnato per tantissimi anni, soprattutto se le alternative non sono chiare.

La prima ipotesi, quella più accreditata, è quella di un ruolo in società come vicepresidente (come Zanetti all'Inter) che gli permetterebbe di continuare a vivere l'ambiente Roma e di rappresentarlo in Italia e nel mondo. Questa ipotesi è stata avvallata anche dall'ormai ex allenatore Spalletti che in un'intervista che andrà in onda su Sportitalia ha detto che il ruolo di vicepresidente è quello che si addice di più a Totti in quanto è anche quello che desidera maggiormente.

Il ruolo in società di Totti però potrebbe essere molto più dinamico con Monchi che ha dichiarato più volte di volere Totti al suo fianco come direttore sportivo; dello stesso avviso sembrava anche il presidente Pallotta che in un'intervista a Il Messaggero di inizio maggio ha dichiarato che Francesco Totti avrebbe ricoperto il ruolo di direttore tecnico. Un' ulteriore investitura in tal senso arriva dall'ex direttore sportivo Walter Sabatini che in procinto di iniziare a lavorare con l'Inter ha dichiarato che il numero dieci giallorosso potrebbe diventare un grande talent scout in quanto abile a capire subito il talento di un calciatore.

L'ultima ipotesi è alimentata da un video della festa privata di Totti in un ristorante romano quando, tagliando la torta, l'ex azzurro ha detto a metà tra serio e faceto "Non so dove ma continuo". Questa battuta, se presa sul serio, si somma alle voci secondo cui Alessandro Nesta starebbe cercando di convincere Totti ad andare a giocare nel suo Miami in MLS in virtù della profonda amicizia che lega i due dai tempi delle giovanili romane.