Luciano Spalletti non è più l'allenatore della Roma. Un comunicato, striminzito, annuncia il divorzio, nell'aria da giorni. Un'ufficialità che non sorprende, Pallotta ringrazia il tecnico per una stagione comunque di alto livello e apre ad un nuovo corso, targato, con ogni probabilità, Di Francesco. Spalletti se ne va forte delle sue convinzioni, supportato dai numeri. Seconda piazza, al tramonto, con Perotti a regolare il Genoa e a fermare il ritorno del Napoli, nel giorno di Totti, per molti un nemico di Spalletti. Rispetto per il campione, un difficile rapporto umano, specie in questa stagione. 

Frizioni, con ambiente e società. Un barcamenarsi continuo, spesso non salutare. Qualche delusione europea, un cammino troppo breve per una squadra come la Roma, il campionato come àncora di salvezza, 87 punti da sbandierare ai critici. Personalità forte Spalletti, poco incline al compromesso, difficile resistere a lungo in una città come Roma, un amore di ritorno. Ora, Spalletti, vira verso altri lidi, l'Inter e i milioni cinesi, lui il dopo Pioli, il primo tecnico targato Suning. Soldi da investire sul mercato, una squadra, però, da ricostruire, nelle gambe e nella testa, impigliata in ricordi lontani, risvegliata da un presente burrascoso. 

Il comunicato

L’AS Roma comunica la fine del rapporto di lavoro tra il Club e l’allenatore Luciano Spalletti.
 
Vogliamo porgere i nostri più sentiti ringraziamenti a Luciano Spalletti per il grande lavoro svolto e per l’importante contributo dato al club sin dal suo ritorno

"Sotto la sua guida in questa stagione, la squadra ha conquistato il maggior numero di punti e segnato più reti nella storia del club giallorosso. Auguriamo a Luciano il meglio per il futuro". 

"Il Club intende continuare il suo percorso di crescita e il nuovo allenatore condividerà i valori e la filosofia della Società, contribuendo allo sviluppo dell’AS Roma”.