La Roma ha scelto Eusebio Di Francesco come nome per la propria panchina della prossima stagione. Monchi e i dirigenti giallorossi, preso atto della volontà ferma di Spalletti di lasciare la Roma probabilmente per accettare la corte dell'Inter, hanno fatto le loro valutazioni e alla fine pare abbiano scelto di puntare con convinzione sull'attuale tecnico del Sassuolo. L'allenatore neroverde non si è mai sbilanciato troppo sul proprio futuro, ma ha lasciato intendere che di fronte ad una certa chiamata non avrebbe potuto dire di no.

Quella chiamata è arrivata ed è arrivata dalla Roma, squadra dove Di Francesco ha anche giocato nella parte finale della propria carriera da giocatore. Il Sassuolo sperava di riuscire a trattenere ancora il tecnico sulla propria panchina, forte anche della clausola da circa 3 milioni di euro presente nel suo contratto. La Roma, però, ha ambizioni molto diverse da quelle del Sassuolo e allora per Di Francesco è l'occasione per misurarsi finalmente con una realtà diversa da quella del presidente Squinzi. La Roma pagherà la clausola al Sassuolo e nei prossimi giorni l'accordo dovrebbe essere definito e limato nei suoi dettagli. Poi Di Francesco sarà il primo allenatore scelto da Monchi e del dopo Totti, visto che il neo dirigente giallorosso ha ancora una volta confermato che quella con il Genoa domenica sarà l'ultima gara da giocatore del capitano giallorosso.

Una volta definito l'accordo si dovrà iniziare a pensare al mercato e ai giocatori da portare a Di Francesco per disegnare la sua Roma. A Sassuolo il tecnico ha svolto un lavoro eccellente con i giovani italiani, spina dorsale del progetto neroverde che ha portato il club per la prima volta a giocarsi l'Europa League. A Roma si chiede qualcosa di diverso da un bel progetto di crescita di un gruppo di ragazzi volenterosi, ma magari un po' acerbi. Una sfida inedita per Di Francesco che si dovrà misurare anche con le pressioni di una piazza come Roma, molto diverse da quelle di un club molto tranquillo come il Sassuolo. Dalla sua il prossimo tecnico giallorosso ha il fatto di aver già conosciuto la Roma giallorossa da giocatore, un elemento che potrebbe in qualche modo aiutarlo nella prima grande avventura della sua carriera in panchina.