Sospiro di sollievo. Il Genoa di Juric batte il Torino a Marassi e lascia la patata bollente dell'ultimo posto per la retrocessione nelle mani di Empoli e Crotone che dovranno giocarsi tutto all'ultima giornata. Rigoni e Simeone alleggeriscono l'aria in casa rossoblu, dopo settimane ricche di tensione, culminate nella pesante lite tra Preziosi e i tifosi, con la squadra in ritiro in Sicilia per diverse settimane. Per il Torino, invece, un altro stop che non ha lasciato per nulla contento Lombardo, ancora in panchina per la squalifica di Mihajlovic.

Juric appare sereno, a ragione, nel post partita e parla così ai microfoni di Premium Sport: ""E' stato un anno paradossale, dopo un grande girone d'andata siamo crollati in quello di ritorno. I ragazzi hanno fatto un bella partita oggi senza concedere nulla al Torino. Dopo il girone d'andata abbiamo fatto un media punti come l'ultimo Genoa di Gasperini, forse ci siamo un pò rilassati finendo in una brutta situazione. Dedico questa salvezza a tante persone di Genova, il mio futuro è qui. Ho cominciato i primi allenamenti facendo quello che abbiamo sempre preparato dimenticandoci di quel periodo buio. Siamo stati un pò fragili mentalmente ma si è rivisto il gioco di inizio campionato. Dopo l'esonero speravo di tornare? Ho avuto grandi sensi di colpa, pensavo cosa avevo sbagliato e stavo male dopo quella sconfitta per 5-0 contro il Pescara. Quando è arrivata la chiamata ero voglioso di tornare per salvare il Genoa."

Altro umore in casa Torino, con Lombardo che fatica a spiegare quanto visto, o meglio non visto, in campo: "Il Genoa aveva un obiettivo e noi no, ma non per questo dovevamo venire a Genova e non giocare la partita. Ci aspettavamo una prestazione diversa invece abbiamo fatto una prova incolore. Abbiamo dato meno di quanto ci aspettavamo. Ritiro? Non so, non ho ancora parlato con il mister. Decideranno lui e la società. Ora testa all'ultima sfida contro il Sassuolo, la squadra deve tornare ad essere quella vista prima di queste ultime due partite, troppo brutta per essere vera. Non vogliamo buttare dieci mesi di lavoro e non sono due partite a far cambiare idea sulle nostre possibilità presenti e future."