Nel giorno più importante della stagione, con la squadra decimata. Se non stessimo parlando dell'As Roma, ci sarebbe da stupirsi. Invece, la sfortunata e strana stagione romanista non può non chiudersi in maniera altrettanto stravagante. E dunque, dopo la prestazione di livello di Milano, i giallorossi sono tornati con le ossa rotte a casa, con Dzeko fuori 10 giorni, per cui ci si aspetta un ritorno per chiudere il campionato con Chievo e Genoa, e Nainggolan papabile assente per un edema tutto da valutare nelle prossime sedute. Anche da convocato, comunque, il belga potrebbe partire dalla panchina, per essere inserito a gara in corso. Inoltre, come da squalifica, sarà assente Strootman, che rientrerà anche lui per le ultime due gare di A. Una squadra decimata, che davanti dovrà affidarsi al "vecchio" tridente leggero, quello che fece le fortune di Spalletti nello scorso campionato (una media di 2,4 punti a partita). Parliamo di Salah-Perotti-El Shaarawy, rapidi e capaci di spostare il gioco e creare l'occasione. Certo, con Dzeko in campo la Roma ha trovato un bomber (37 reti in stagione) che difficilmente quando va al gol lascia il campo con una sconfitta (è successo solo in 2 occasioni quest'anno) ma anche i tre più leggeri hanno praticamente sempre risposto presente. Se l'egiziano è stato l'asso della catena di destra romanista (nonostante i tanti margini di miglioramento), Perotti ed El Shaarawy hanno sempre dovuto lottare per il posto dal 1', con l'italiano che nell'ultimo mese e mezzo si è rivelato agli occhi di Spalletti come il favorito per il ruolo. Ora potranno giocare entrambi. 

L'altra carta in attacco per Spalletti potrebbe essere quella di Totti, senz'altro non dal primo minuto, ma in corso a sostituire magari quel Paredes che dovrebbe giocare al posto di Strootman. 

La Roma potrebbe presentarsi in campo con un 3-4-3, formato dalla difesa classica col rientro di Rudiger, sugli esterni Peres-Emerson, al centro De Rossi e, appunto, il giovane argentino, davanti il tridente succitato. Altrimenti, con lo spostamento esterno di Rudiger, Spalletti potrebbe fare a meno di Peres affidandosi al buon Jesus per la linea centrale, modificando leggermente lo spartito in un 4-3-3, con Emerson chiamato a spingere di più dell'omologo tedesco. Altra opzione, meno percorribile, è quella di spostare più alto Paredes e di ritrovare Grenier insieme a De Rossi, per rinunciare a uno tra Perotti ed El Shaarawy davanti, potendolo poi usare a gara in corso. Prima punta adattata, a quel punto, potrebbe essere Salah, con le incursioni di Paredes in stile Nainggolan. Difficile, ma questi sono i pensieri di Spalletti in emergenza a 5 giorni dal match. Quest’oggi, intanto, il gruppo si ritroverà al Fulvio Bernardini per sostenere una doppia seduta, mattina e pomeriggio.