Domani il Genoa ospiterà l'Inter nella 35^ giornata di Serie A con l'obiettivo di invertire un trend negativo che non sembra aver fine (6 sconfitte e 1 pareggio nelle ultime sette). Davanti ai rossoblu una squadra che vive un momento difficile, scivolata nelle ambizioni e in lotta con Milan e Fiorentina per l'ultimo piazzamento disponibile per l'Europa. Ivan Juric, tornato al timone da tre partite, non ha sollevato granché gli umori e le prestazioni restano indecorose anche se va controcorrente in conferenza: "I ragazzi stanno facendo molto bene dal mio ritorno, sono contento perché fanno quello che chiedo".
Il tecnico tesse le lodi dei suoi per l'impegno mostrato e interviene sulle lacrime sgorgate dopo la sconfitta interna con il Chievo Verona: "Sono la dimostrazione che vivo di emozioni, anche i ragazzi lo hanno capito. Il primo tempo con i veneti è stato altamente sopra le attese, veramente stupendo. Abbiamo sbagliato nel pensare di poter gestire l'incontro". Domani, nuovamente di scena al Ferraris per affrontare l'Inter: "Una squadra tostissima che ha avuto un calo di rendimento, dovrà andare tutto alla perfezione per uscire positivamente dal confronto. Il dislivello qualitativo e fisico è enorme e dipenderò molto anche da loro".
Dopo aver tracciato il profilo dell'avversario, Juric si concentra sulla propria rosa e sui calciatori che saranno presenti. L'ex Laxalt, così come Pinilla, Orban ("in Argentina per un problema familiare") e Perin non sono convocati come ammesso dal serbo mentre Beghetto e Biraschi partiranno dal 1'. "Beghetto è davvero giovane", dice Juric in conferenza "ha poca esperienza, ma i miglioramenti e la crescita si vedono a vista d'occhio. E' sveglio, concentrato e fisicamente al top: è una grande opportunità per lui". Su modulo e undici non si sbilancia: "Sto pensando ancora a diverse cose, farò le mie scelte in base a come mi aspetto sarà la partita. Rigoni? E' importante, posso usarlo sia avanti che dietro anche se in mezzo ho più scelte con Cataldi che sta bene".
Spazio anche per qualche parola sul rapporto con il presidente Enrico Preziosi: "Siamo sempre in contatto, anche lui è rimasto male dopo il primo tempo esaltante contro il Chievo. Sappiamo che il momento è delicato, siamo vicini l'uno l'altro e vogliamo che il Genoa si salvi".