Monchi e la Roma sono pronti a sorprendere tutti. Lo spagnolo si è già presentato ai microfoni della stampa italiana, anche se non ha pienamente toccato l'aspetto riguardante la sua filosofia di azione e gestione della squadra. L'intenzione del nuovo ds, infatti, è quella di trasformare la Roma in una vera e propria potenza europea sotto ogni punto di vista: stadio di proprietà, solidità economica e grande cura del settore giovanile, aspetto che lo ha contraddistinto nel corso della sua lunga esperienza al Siviglia.

In Italia in pochi lo conoscono, ma chi ha avuto modo di studiarlo per tutto questo tempo sa che i giallorossi hanno fatto un grande affare con il suo arrivo e che, probabilmente, si rivelerà uno dei migliori acquisti di tutta la sessione estiva di calciomercato. Quale sarà, dunque, il suo progetto? Monchi va descritto con calma e attenzione, perché è uno dei migliori ds in circolazione. Ha lasciato Siviglia dopo quasi vent'anni, la prima volta che ha avuto modo di accomodarsi negli uffici andalusi risale addirittura nel lontano 1999. Qui è maturato e diventato grande, sposando ed esportando il suo credo calcistico: sviluppare il settore giovanile e individuare delle nuove potenziali stelle da acquistare prima che venissero notati dai grandi club. I risultati sono stati straordinari, soprattutto con l'esplosione di tanti giovani "canterani" del calibro di Josè Antonio Reyes, Sergio Ramos, Diego Capel, Jesus Navas e Alberto Moreno. Se il Siviglia è diventato economicamente una delle società più ricche d' Europa, lo deve in gran parte al lavoro svolto da Monchi in tutto questo tempo. Calciatori come Dani Alves, Luis Fabiano, Alvaro Negredo, Ivan Rakitic e Carlos Bacca, sono stati acquistati per pochi milioni e, con il passare degli anni, sono esplosi e hanno fruttato fior di quattrini nelle casse del club. Non solo abile scout, ma anche con uno straordinario senso della "scommessa" che ha regalato al Siviglia due calciatori potenzialmente forti ma che si erano persi nei loro rispettivi club. Stiamo parlando di Nasri e Jovetic. L'amore verso Siviglia resterà incondizionato, ma adesso c'è da pensare alla nuova avventura italiana con la Roma.

La società giallorossa gli ha dato fiducia facendogli firmare tra le mani un contratto quadriennale con opzione per il quinto, a testimonianza dell'enorme bagaglio di fiducia di cui dispone. Nonostante la stagione stia per concludersi e sulla sua testa c'è già un piano di mercato con la conseguente strategia. In primis, l'intenzione sembra quella di riportare Pellegrini alla base, con il ds che ha già avuto modo di parlare con l'agente del giovane centrocampista. L'altra priorità riguarda il settore giovanile: Monchi ha da sempre un feeling speciale con i ragazzi e la Primavera giallorossa è sicuramente una delle più talentuose in circolazione. L'obiettivo sarà quello di non commettere gli errori del passato (Politano, Mazzitelli, Ricci, Barba), e di valorizzare il settore giovanile. Il centrocampista del Sassuolo è cresciuto molto e tornerà alla base per dire la sua anche in maglia giallorossa. I contatti sono stati già avviati, e questo potrebbe rivelarsi il primo innesto dell'era Monchi.

Chi è pronto per la prima squadra? Il capitano Marchizza, difensore classe '98 con un buon feeling con il goal e una discreta freddezza dagli undici metri. L'estremo difensore Crisanto, anche lui classe '98, decisivo per la vittoria del trofeo così come lo sono stati i gol del tridente composto da Coly ('98), Tumminello ('98) e Soleri ('97). Tutti hanno già molti estimatori in Europa, ma Monchi ha l'intenzione di portare tutti in prima squadra. Il futuro di Spalletti? Per il momento resta alla guida, ma la sua posizione non è così salda come pare.