Appuntamento ogni settimana. Niente più impegni infrasettimanali, insomma. E' questo l'indesiderato vantaggio di cui la Roma potrà godere fino a fine stagione, con sette partite da preparare ognuna con una settimana piena di tempo. Una possibilità che i giallorossi non hanno quasi mai avuto in tutto l'anno e che permette loro di tirare il fiato dopo il lunghissimo tour de force di inizio 2017. I romanisti infatti fino ad ora hanno potuto fermare le gambe solo nei momenti di "pausa" per le Nazionali, ma adesso, dopo la vittoria sul Bologna, Luciano Spalletti ha concesso ai giocatori un po' di riposo che precederà la doppia seduta di domani, con allenamenti singoli previsti per giovedì e venerdì (giorno di rifinitura e conferenza di vigilia) prima del match del sabato di Pasqua contro l'Atalanta. Giorno di riposo di cui non godranno Emerson Palmieri e Stephan El Shaarawy, giacché i due sono arrivati ieri sera a Coverciano per lo stage con la nazionale di Ventura, che si concluderà domani. Per l'oriundo brasiliano si tratta di una prima volta, a testimonianza di una crescita notevole in questo campionato.
La Roma anti-Atalanta comunque potrebbe assomigliare a quella vista al Dall'Ara, tranne che per un dinamismo maggiore dato probabilmente da un modulo diverso. Dunque difesa confermata con la possibilità di sfruttare di nuovo gli esterni assenti a Bologna e con Perotti papabile titolare per via della sua estrema capacità di creare occasioni. Contro gli orobici la Roma ha poi disperato bisogno di vittoria, per tentare un aggancio insperato sulla Juve capolista. Calendario alla mano, i giallorossi entro fine mese affronteranno anche Pescara e Lazio, gara che apre il trittico che prosegue con Milan e Juve. Lì si decidono tutti i destini, se non si arriverà già con i conti fatti, ovviamente. Le ultime due gare di maggio, Chievo e Genoa, non sono ovviamente il banco di attesa della Roma, che deve arrivare a -3, almeno, nel giorno dello scontro diretto con i bianconeri, per poter ancora sperare. Questo significa che in 4 gare (contro Pescara, Genoa, Atalanta e Torino) la Juve dovrebbe perdere almeno 3 punti per strada, perdendo una gara, pareggiandone tre.
Resta davvero difficile, la Roma però ha chiaro il fatto che fare calcoli, a lei, non serve. La Juve ha almeno 3 gare in più da giocare, con Barcellona e Lazio (quest'ultima si inserirà nel mezzo della stagione solo se i bianconeri andranno avanti in Champions, altrimenti sarà il 2 giugno, a giochi fatti), i giallorossi solo 7 e tutte da vincere. E poi stare a guardare.