Inizio di settimana agrodolce per l’Atalanta, che si prepara alla supersfida di sabato contro la Roma all’Olimpico. Il pareggio contro il Sassuolo aveva lasciato l’amaro in bocca e si pensava ad un rallentamento importante nella corsa alla qualificazione in Europa League. La sconfitta inaspettata dell’Inter a Crotone invece ha garantito alla Dea la certezza di mantenere almeno la sesta piazza – ultimo posto utile per l’accesso alla coppa – per altre due settimane come minimo, prima di ricevere all’Atleti Azzurri d’Italia la Juventus. Guardando avanti in classifica, la sconfitta della Lazio contro il Napoli permette agli uomini di Gian Piero Gasperini di conservare un solo punto di svantaggio dal quarto posto, che sarebbe stato appannaggio dei nerazzurri – e qui sta il rammarico – se fossero arrivati i tre punti contro i neroverdi di Eusebio Di Francesco.
Dal punto di vista prettamente tecnico, il weekend ha lasciato in eredità la preoccupazione per le condizioni di Leonardo Spinazzola: l’esterno italiano aveva già accusato un problema al piede che aveva messo in dubbio la sua presenza sabato. Poi, proprio nell’ultimo turno, Spinazzola è stato costretto ad uscire tra il primo ed il secondo tempo per un fastidio al retto femorale destro. Per ora è solo un allarme, se ne saprà di più al momento degli esami strumentali dello staff medico della società: se non dovesse farcela per sabato, Gasperini dovrebbe affrontare diversi grattacapi, vista anche la squalifica di Alejandro Gomez dopo il giallo rimediato contro il Sassuolo.
Sulla corsia sinistra le alternative non sono molte: Dramè non è disponibile da tantissimo tempo, mentre Mounier ha dimostrato negli scampoli finora avuti a disposizione di non essere affidabile per una partita così importante. Nell’eventualità è pronto anche l’ex giallorosso D’Alessandro, che però è indiziato a sostituire il Papu al fianco di Kurtic dietro a Petagna; sempre riguardo alla linea mediana però la buona notizia è il rientro dalla squalifica di Franck Kessiè. La settimana è appena cominciata è c’è il tempo necessario per studiare soluzioni efficaci, ma a Bergamo sperano di non dover ricorrere ad alcun piano B.