Dopo l'ennesima amarezza, bisogna ripartire. La Roma, dopo il crollo nel derby contro la Lazio, deve affrontare il Bologna in trasferta, evitando di capitolare anche nell'ultima competizione rimasta parzialmente in vita: il campionato. Domenica, infatti, i giallorossi si recheranno al Renato Dall’Ara per affrontare il Bologna di Roberto Donadoni. Visto, dunque, l’impegno così ravvicinato il tecnico di Certaldo dovrà necessariamente apportare alcuni cambi rispetto agli 11 visti in campo contro la Lazio. Ecco che in porta tornerà, come di consueto in campionato, Szczesny, con Manolas e uno tra Rüdiger e Jesus al centro. Peres e Palmieri occuperanno le canoniche posizioni, rispettivamente sugli out di destra e di sinistra. A centrocampo si rivedrà De Rossi mentre Strootman potrebbe rifiatare, con Paredes pronto a prendere il suo posto. Dietro all’unica punta Edin Dzeko agirà il trio nel quale l’unico sicuro del posto dovrebbe essere l’egiziano Salah, con El Shaarawy, Perotti e Nainggolan in lotta per due maglie.

ROMA (4-2-3-1): Szczesny; Bruno Peres, Manolas, Rüdiger, Emerson Palmieri; Paredes, De Rossi;   Salah, Nainggolan, Perotti; Džeko.

E' tra le uscite dalle Coppe (Europa prima, Italia poi) e questa altalena in campionato che il futuro dell'ormai solo, in parte abbandonato, Luciano Spalletti è tornato centrale. Le sue dichiarazioni sull'importanza della vittoria, dei trofei da alzare, restano in questo momento di forti delusioni, allontanando il tecnico dalla Roma, che in realtà si è allontanato da solo, in parte. Sì, Spalletti è un professionista, punta ancora a vincere qualcosa, ma sa che è rimasto solo il difficile balzo da compiere in campionato. Prima dell'allenamento di oggi il toscano ha chiamato a raccolta la squadra, dicendosi soddisfatto della prestazione di ieri e ha invitato i giocatori a non staccare la spina in vista delle ultime giornate di campionato. Questo riporta Il Messaggero. Discorsi in buona sostanza ecumenici, di addio, di clima parzialmente già addormentato.