Bene, per tanti motivi. La vittoria nell’anticipo della Roma sull’Empoli porta altra serenità, altri numeri entusiasmanti e una classifica che si fa interessante, sfida del San Paolo tra Napoli e Juve permettendo. Ma soprattutto la consapevolezza di far bene il proprio lavoro, senza patemi e con i giusti ritmi. Buono è anche aver pulito la porta dopo un marzo difficile in difesa, con la speranza che questo mese decisivo che si apre e chiude con la Lazio possa confermare i dati di gennaio e febbraio sul fronte difensivo. Una Roma che cresce, non paga di quanto già costruito in questa stagione, anche per via del monito di Spalletti, relativo alla caccia al successo, al titolo. E se titolo deve essere, la Roma non vuole sfuggire alla corsa, difficilissima, per lo scudetto. Aspettando poi il martedì di Coppa, per rimontare anche lì. Utopia, forse, in entrambi gli obiettivi, ma percorribile.

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In partita, invece, in quella che inizia non come una serata tranquilla, con l’Empoli più che mai vivo, tenuto bene da un Thiam davvero voglioso. Nulla può però l’Empoli sugli inserimenti di Dzeko, che su corner spizza una palla strana e sblocca un match che fino a lì aveva assunto una colorazione più azzurra che giallorossa. Da lì, l’inerzia è differente, perché la Roma sa gestirsi senza rischi, eccezion fatta per un continuum che va dall’occasione di Marilungo proprio allo scadere di tempo a un rischio della retroguardia ancora con Thiam. Poco male, perché l’Empoli conferma il suo difetto maggiore: manca di cinismo davanti, e sbaglia in difesa. Il 2-0 è una palla giocata bene di Dzeko a ridosso dell’area piccola e può partire la festa, per tre motivi. Per la testa che ufficialmente si sposta al derby, per la vittoria casalinga che conferma i numeri giallorossi (tutte vittorie, tranne il ko col Napoli), per il bosniaco che entra nella storia giallorossa col 32esimo centro in stagione, un record in rapporto alle presenze (un gol ogni 106 minuti). E c’è spazio anche per l’abbraccio della Sud (ancora sguarnita, per poco) a Capitan Totti, per gli scampoli finali di gara. Serenamente, ma agguerriti.

Le pagelle

ROMA- Szczesny 6,5, Manolas 6, Rudiger 6, Fazio 6 (Jesus sv), Peres 6, Nainggolan 6,5, Paredes 7, Rui 6,5, Salah 6, Perotti 5,5 (Grenier 6,5), Dzeko 7,5 (Totti sv). All. Spalletti 6