L'Atalanta espugna il Ferraris dominando in lungo e in largo contro un Genoa visibilmente allo sbando. Il finale recita 0-5, un match a senso unico grazie alla prodezza di Conti ad indirizzare la gara con una magnifica rovesciata, poi il raddoppio di Gomez su calcio di rigore. Zero reazione sul campo per il Genoa, eccessiva nelle parole di Pinilla: espulso al 60' per proteste all'arbitro. Il tris lo cala ancora il Papu con un tap-in facile facile, poi Caldara da angolo e ancora Gomez che chiude i giochi in definitiva e proietta la Dea momentaneamente al quinto posto a quota 58, a -2 dalla Lazio.

Genoa-Atalanta 0-5 | Foto: Ecodibergamo.it

 

Le scelte di formazione 

Andrea Mandorlini conferma l'assetto tattico nella sfida alla Dea: 3-5-2 con alcune variazioni che riguardano gli uomini in campo e le loro posizioni. Sono due le novità, Rubinho tra i pali e Izzo vertice basso nella linea di centrocampo. Il portiere torna titolare dopo il trionfale trascorso alla Juventus e sette anni dopo dall'ultima dal 1' con la maglia del Livorno. In difesa spazio a Gentiletti nel trio tutto albiceleste con il rientrante Burdisso e Munoz. Chance per Ntcham in mezzo al campo, Simeone-Pinilla nuovamente nel tandem offensivo.

(3-5-2) Rubinho; Munoz, Burdisso, Gentiletti; Lazovic, Rigoni, Izzo, Ntcham, Laxalt; Simeone, Pinilla. All. Mandorlini A.

Non sono presenti rivoluzioni dal 1' per quel che concerne l'Atalanta. Gian Piero Gasperini torna a Genova da avversario e si presenta con il suo cavallo di battaglia dal punto di vista tattico. Undici confermato in blocco nel 3-4-2-1, Gomez-Petagna in avanti supportati dalla variabile Kurtic. Gli esterni presidiati dagli azzurri Conti e Spinazzola, il centro del campo sotto il controllo di Kessie e Freuler. Caldara guida la difesa a tre davanti a Berisha.

(3-4-1-2) Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie, Freuler, Spinazzola; Kurtic; Petagna, Gomez. All. Gasperini G.

La gioia dei giocatori nerazzurri | Foto: @papiniste\Twitter

 

La cronaca 

Nel pomeriggio del Ferraris dai contorni decisamente grigi, la sfida tra Genoa e Atalanta segue in maniera un pò meteoropatica l'andamento dei nuvoloni in cielo. Pochi lampi in avvio, uno sprazzo di luce balugina al 7' dalle parti di Berisha con un destro piazzato dal limite di Rigoni: palo sfiorato. Il più intraprendente tra le fila nerazzurre porta il nome di Spinazzola, la convocazione di Ventura gli consegna evidentemente una nuova spinta e spinge forsennatamente sull'out di sinistra. 

L'Atalanta progredisce nello sviluppo del proprio gioco sulle fasce e impensierisce i rossoblu a più riprese prima grazie alla sgroppata in area del solito Spinazzola, poi con Kessie che tenta un lob sotto a Rubinho. L'ambienta si surriscalda, le trame della gara non sono poi così scontate nonostante le posizioni di classifica e Simeone ricorda i bei tempi al 17' liberandosi dalla marcatura e liberando un destro a giro insidioso. Rubinho si scrolla via la polvere ed effettua la prima grande parata della partita a metà tempo: palla sanguinosa persa in mezzo da Munoz e Izzo, Kessie recupera, si invola ed esplode il tiro: il portiere mette in angolo. 

Una manciata di minuti, poi il gioiello che sblocca l'incontro. L'asse è quello di sempre, da una parte all'altra, da Spinazzola a Conti: assist del primo (5° stagionale), rovesciata spettacolare del secondo che si infila all'incrocio e Dea avanti. Andrea Conti si prende la scena e probabilmente conquista gli occhi e i cuori degli osservatori del Chelsea presenti in tribuna: 5° goal in questa stagione per lui. Il raddoppio non tarda ad arrivare, l'Atalanta cavalca l'onda e Petagna guadagna il penalty che Gomez trasforma perfettamente. 0-2 nella prima frazione, zero reazione nel Genoa. 

What a goal from Atalanta's Conti pic.twitter.com/hgtkzgMjQe

— Juvefc.com (@juvefcdotcom) 2 aprile 2017

Nella ripresa subito un cambio per Mandorlini che inserisce sul terreno di gioco Hiljemark per Gentiletti, così facendo Izzo scala nella sua posizione in difesa. Nonostante la modifica, il Genoa non muta l'atteggiamento apparendo fin troppo sterile contro il muro bianco degli ospiti. Piove poi sul bagnato, all'ora di gioco, quando Pinilla interviene malissimo su Berisha beccandosi prima il giallo e poi il rosso per qualche parola grossa rivolta a Gavillucci. Rossoblu in dieci e Atalanta che chiude definitivamente i giochi qualche istante dopo. 

Kessie lancia Kurtic nello spazio a destra, lo sloveno va sul fondo e mette sul secondo palo un cross radente l'erba per il Papu Gomez: tap-in facile facile e 13° sigillo in questa Serie A per l'argentino. Kurtic vuole gloria personale, memore della doppietta dell'andata, e ci prova al 70' con un tiro non perfetto ma ravvicinato che Rubinho neutralizza alla grande. Il poker lo serve il solito Caldara sugli sviluppi di un corner: filtra il pallone e il difensore segna il sesto goal in stagione. La pietra definitiva sul match la deposita il capitano, ancora lui, con un rimpallo vinto e un proiettile sparato sotto l'incrocio. 

Tripletta del Papu, pokerissimo Atalanta: la Dea vola e si scatena dopo la pesante sconfitta di San Siro contro l'Inter. Otto reti tra Pescara e Genoa, due clean sheets e due vittorie per raggiungere il quinto posto e mettere pressione alla Lazio quarta.