Il rapporto tra Walter Sabatini, Roma e la Roma è stato altalenante, visto che l"ex d.s. giallorosso è stato in grado di portare nella Capitale grandi giocatori, ma anche giovani scommesse che si sono poi rivelate fallimentari nonostante le cifre importanti investite sul mercato. Le dimissioni dall'incarico lo hanno molto segnato però perché Sabatini ancora oggi rimpiange di aver dovuto gettare la spugna.

Presente all'Università Roma Tre, Sabatini ha parlato di argomenti di attualità, come quello legato al futuro incerto di Spalletti"E' un uomo un po' polemico ma non ha mai detto una cosa inutile. Ha voluto ipotizzare una Romanway, riferita però ai comportamenti, al decoro. Cose messe tutte insieme che hanno dato in parte qualcosa che è sempre mancato a Roma. Ha dato vita a un'officina permanente, portando la Roma dentro un percorso che non è mai stato frequentato. Spalletti ha voluto forgiare l'idea che una squadra forte può vincere a prescindere da lui. Ha fatto qualcosa di poderoso, però guardate cose succede. Ho premesso che ha uno spirito polemista, come quasi tutti i toscani, ma lui ha coraggio vero, virtù di pochi. Un uomo che si spende per tutti, è generoso. È un grande patrimonio, spero ci siano le condizioni perché lui rimanga, mi dispiace che Spalletti venga insultato da persone che non possono permetterselo."

L'ex collaboratore di Sabatini, Massara, è in questo momento il direttore sportivo di Pallotta, ma per la prossima stagione sembra essere vicino un nome importante: "Monchi? La Roma ha fatto una scelta straordinaria, nel momento che sarà ufficiale. Lo rispetto come uomo e come professionista. Ha fatto cose importanti al Siviglia, generando plusvalenze. Ha una grande competenza." Infine Sabatini torna sulla sua esperienza in giallorosso: "Il 28 marzo è una data infausta per me, giorno in cui non sono più ds della Roma. Lo sono stato formalmente fino a ottobre, ma fino a oggi ho pensato alle cose della Roma. Ora non lo sono più. Odio aver perso la Roma, non c'è partita che non guardo con sofferenza estrema. Guardo sempre i miei giocatori, come se fossi ancora parte in causa. Da oggi cercherò di dismettere questo mio stato d'animo. Le plusvalenze sono degli strumenti importanti in una società di calcio. Io l'ho sempre fatto nella Roma con molta fortuna."