Il peso della "settimana fatale" si è fatto sentire in casa Roma, ma non può una serie di partite fallite influenzare a valutazione di una stagione. Purtroppo, ciò che resta sono sicuramente le delusioni e le amarezze, ma questi mesi di gestione Spalletti hanno portato a numeri davvero di alto livello. Tanto gioco, tanti gol, e una crescita in difesa che- intoppi a parte - è visibile a tutti. Fazio, Manolas, Rudiger, un trio in costante evoluzione tattica e fisica, un trio leader in Italia. Senza dimenticare Alisson e Szczesny, portieri dal calibro internazionali e di grande valore.
Dunque, un campionato fin qui di prestazioni altalenanti, ma con dati incoraggianti. I 65 punti con cui la Roma arriva alla pausa valgono il secondo posto solitario, che vorrebbe dire soldi e Champions diretta. Certo, l'obiettivo scudetto è praticamente sfumato, e questo invece scoraggia i più, che vedono allontanarsi il rinnovo di Spalletti, che ha chiarito più volte di non voler restare da "eterno secondo". Una riflessione condivisibile, vista la storia romanista, ma che allontana il toscano da Pallotta e dalle scelte della dirigenza. Il mister e il presidente non si sarebbero incontrati per parlare del rinnovo, ma solo per alcuni chiarimenti tattici sulla stagione in corso. Tutto rimandato, almeno così sembra, ma in casa Roma molti già guardano al futuro, con Gasperini all'orizzonte, Mancini papabile e un improbabile Emeri.
Infine, sarà ancora una volta negli Stati Uniti il precampionato della Roma. La novità è però data dalla partecipazione dei giallorossi all'International Champions Cup, torneo estivo che mette di fronte i migliori club europei al quale la Roma prese parte nel 2015. Fra gli avversari romanisti spicca il Paris Saint Germain, probabilmente il 16 luglio, oltre al Tottenham e alla Juventus, anche se sui bianconeri le certezze sono minori. A riportarlo La Gazzetta dello Sport.