Un match per svoltare la stagione, una notte europea per staccare il pass e viverne altre ancora, fino alla fine. La Roma si presenta nella notte delle notti, quella con Lione, chiamata dal suo popolo a fare l'impresa, a ribaltare un risultato pesante ma ancora vivo, dopo il 4-2 del Parc OL. Tra rimpianti e critiche, Spalletti ha presentato il match ai giornalisti a Trigoria, insieme a Dzeko, rispondendo alle domande prima della rifinitura, l'ultimo test prima di azzerare ansia e indecisioni e proiettarsi direttamente sulla gara.
In avvio di conferenza, il mister riporta le novità sugli infortunati: "Per Peres e Perotti gli esami sono stati con esiti negativi, quindi sono confermati, ovviamente li vediamo dentro gli allenamenti, tra poco. Su Emerson c'è un problema alla coscia da valutare."
Affrontare il Lione sarà dura, ma un modo per farlo c'è, visto anche il turno dell'andata: "Il Lione lo affrontiamo valutando la gara di andata, vedendo quello che non abbiamo saputo fare, anche se io ho visto molte cose fatte bene. Prenderemo in considerazione le cose fatte male, lavorandoci. Non vagheremo in giro per il campo, assolutamente."
A livello mentale sarà fondamentale non perdere l'idea di quanto di buono è stato fatto fino a qui, con una crescita evidente a tutti e ancora da compiere: "Alla mia squadra riconosco una grande maturazione in questi mesi, perché vedo che sanno dialogare sulle cose che non vanno. In serate come domani, c'è bisogno di qualcosina in più, vedendo il risultato da fare con gli occhi giusti, perché il 2-0 è a portata di mano."
Allo Stadio ci sarà anche il presidente, che è atteso per domani anche a Trigoria: "Pallotta lo vedrò e lo saluterò cordialmente. Non devo dirgli nulla, devo ascoltarlo, semmai. Spero anche che il risultato lo soddisfi."
Il Lione è una squadra di qualità, indubbiamente. Simile alla Roma per l'attacco più forte della difesa. Considerato anche il risultato dell'andata, la cosa più importante da fare è non permettere il gioco in velocità dei francesi: "Una delle priorità da difendere sarà evitare le loro verticalizzazioni e ripartenze. In avanti, senza perdere ordine, dobbiamo dare molto ritmo. Non è un problema di difese deboli, ma anzi abbiamo entrambi la qualità di due attacchi forti, è più quello il punto."
In definitiva, però, bisogna stare tranquilli e fidarsi della squadra, che è sì chiamata al riscatto, ma può portare questo peso: "Dobbiamo uscire da questa partita senza alcun tipo di rimpianti, e io sono estremamente convinto che la mia squadra farà la partita senza timore, la qualificazione è aperta anche se dovessimo prendere gol. Sono convintissimo che riusciremo a ragionare, respirare e fare quello di cui c'è bisogno."
Accanto a Spalletti, ecco Dzeko, che resta realistico: "Domani è più difficile dell'andata, dobbiamo infatti fare due gol per passare il turno. Siamo forti, ma dobbiamo dimostrarlo in partite come quella di domani".
Anche per il bosniaco bisogna guardare al match del Parc OL: "La chiave per affrontare il Lione è per esempio il nostro primo tempo dell'andata. Lì abbiamo fatto bene. Dobbiamo però essere aggressivi e concentrati, dal primo all'ultimo minuto.".
L'obiettivo per la stagione in corso, che sembra essere la migliore della carriera per Dzeko, è quello di migliorare ancora: "Voglio fare sempre di più perché penso che la squadra ha bisogno di me. Domani spero di fare una grande partita e passare avanti con tutta la squadra."
Per fare l'impresa, serve un Arena d'eccezione, ma domani l'Olimpico non supererà le trentamila presenze: "Noi abbiamo bisogno dei nostri tifosi, abbiamo visto tutti come era lo stadio del Lione, con i tifosi che per tutta la partita hanno sostenuto la squadra. Per noi con lo stadio pieno sarebbe tutto più facile."