Mentre proseguono i preparativi, ormai diventati dettagli, prima della cruciale tappa di Palermo, per la Roma il caos generato da un'ansia crescente mista a risultati in campo non positivi diventa sempre più pesante. Se Spalletti non collezionava tre sconfitte consecutive con la Roma ormai dal lontano 2008 è sicuramente motivo di apprensione per capire come la squadra potrà rispondere nei match a venire, sapendo che è ancora tutto in gioco, tutto possibile e tutto da fare.
Se la squadra, insomma, lavora in vista di Palermo, c'è chi non ci sta a vedere le cose svoltare anche quest'anno in modo negativo. Parliamo ovviamente del presidente Pallotta, che arriverà in Italia a breve per una serie di appuntamenti importanti per definire la prossima stagione romanista: lunedì l'americano dovrebbe recarsi a Londra per discutere della questione main sponsor, per incontrare Baldini e per un colloquio formale con Monchi, che a scanso di sorprese dovrebbe diventare il prossimo d.s. giallorosso. Entro mercoledì Pallotta dovrebbe arrivare a Roma per un incontro con il sindaco Raggi e sicuramente alcuni colloqui con i personaggi al centro dell'attenzione, da Spalletti a Totti ma anche De Rossi, per parlare con tutti di rinnovi contrattuali. Probabilmente il presidente si tratterrà per vedere all'Olimpico il match contro il Lione di giovedì sera.
Ma, road map a parte, Pallotta non ha digerito il brutto periodo della squadra e si è sfogato dagli States, in radio: "Ho visto la partita (col Lione), la cosa frustrante è che abbiamo giocato bene e avuto occasioni, penso che fosse finita la benzina. Abbiamo giocatori che stanno giocando tanto a causa degli infortuni e per scelte sbagliate in estate su chi tenere e chi cedere. Potevamo e dobbiamo cambiare politica sui giovani, altri squadre sfruttano la possibilità di usarli per dare un break ai titolari. A 5 minuti dalla fine, Kevin Strootman non tornava. Non per attitudine, lui è un guerriero, e hanno fatto il 4-2 con un missile. Molti hanno giocato tanto, Fazio nelle ultime tre partite ha avuto un momento difficile. Negli ultimi due anni non ha giocato molto, penso sia stanco. Nel caso del Napoli, prima della partita non avevo buone sensazioni per la formazione. Abbiamo inserito Salah a 35 minuti dalla fine, con lui abbiamo creato tante occasioni e preso due pali. Ha aperto la partita, magari poteva essere messo prima o dall'inizio. Penso che lo abbia ammesso anche Luciano dopo la partita. Col Napoli potevamo fare meglio, col Lione abbiamo finito la benzina".
Turbata o no dalle parole del presidente, la squadra dovrà comunque rispondere sul campo, domani sera a Palermo, con qualche cambio in formazione, anche per far respirare i titolari. Potrebbe rivedersi il tridente leggero che tanto aveva entusiasmato, con Dzeko in panchina dopo tanti match di fila titolare. In dubbio però c'è anche Totti dal 1', visto che per il dieci giallorosso il problema è l'opposto, con il bisogno di minutaggio che diventa sempre più presente.
ROMA vs Palermo: Szczesny; Rüdiger, Fazio, Jesus, Emerson Palmieri; Paredes (?), Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Perotti.