Il Pescara continua a preparare la sfida di sabato contro la Sampdoria, una sfida dal sapore particolare per Francesco Zampano che è cresciuto calcisticamente con i blucerchiati dove ha militato nelle giovanili dal 2008 al 2010 senza mai esordire in prima squadra. Un neo, questo, che il calciatore si porta dentro da sempre tanto da promettere un'esultanza in caso di gol a Marassi senza però mancare di rispetto nei confronti della squadra che lo ha visto nascere, o quasi, calcisticamente. Di seguito le parole del terzino biancazzurro.
Parole di rivalsa dopo la sconfitta di Verona e per il suo passato: "Speriamo di tornare a giocare bene, anche per i tifosi che verranno a seguirci. E spero non finisca come l’ultima volta che ho giocato al Marassi. Dobbiamo entrare in campo cattivi. È una gara speciale per me, tra l’altro all’andata non c’ero perché ero squalificato. Ho giocato per tredici anni nella Samp, è un piccolo sogno giocarci contro anche perché mi hanno mandato via, non credevano in me. Ora devo farli ricredere, sempre se giocherò. Nel caso dovessi segnare esulterò."
Zampano si è soffermato anche sul passato ed il presente del Pescara: "Oddo è un grande allenatore, mi ha insegnato tantissimo anche in fase difensiva, anche perché giocava nel mio stesso ruolo, solo i cross dalla trequarti non mi ha insegnato. Arriverà lontano, ne sono sicuro. Zeman è una grande. Pochi concetti ma chiari, ci sprona a dare il meglio. Vuole che i terzini sovrappongano dando sostegno agli attaccanti e alle mezzali, quello che non ci è riuscito domenica insomma".
Sul suo stato di forma risponde cosi: "Non ero brillante con il Chievo, il mister ha preferito togliermi. Non abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo preso dei gol da polli e non siamo riusciti a mettere in pratica ciò che l’allenatore ci ha chiesto. Avevamo poca gamba ma non per colpa dei gradoni come molti hanno detto. Eravamo molto fiduciosi e carichi, ma non ci è riuscito nulla", chiude Zampano.
Intanto nella mattinata la società ha tesserato Mamadou Coulibaly, ragazzo di 18 anni che si stava già allenando con la primavera del Pescara ed oggi, nel giorno del suo compleanno, ha potuto firmare il contratto. Il suo manager Donato Di Campli giura sulle qualità del ragazzo paragonandolo a Pogba. Dopo i primi giorni in riva all'Adriatico aveva già convinto Oddo ed ora sembra aver stregato anche Zeman che potrebbe puntare su di lui nel prossimo futuro.