Per l'Atalanta sembra essere arrivato il momento decisivo della propria stagione, visto che il filotto di partite che inizia con il Napoli potrebbe dire in maniera definitiva se i ragazzi di Gasperini sono davvero pronti per andare a caccia del sogno dell'Europa. Di dubbi in merito non ne ha Andrea Petagna che al Corriere dello Sport svela anche una promessa stretta con il Papu Gomez con cui ha un rapporto speciale.
Queste le parole dell'attaccante classe '95: "A giugno avrò l’Europeo con l’Under 21 e voglio far bene lì, magari dopo aver portato l’Atalanta in Europa. Se arrivassimo in Europa League mi faccio i capelli gialli come il Papu Gomez. Il Papu è un fenomeno e spero che ci regali altre delle sue magie. Magari già a Napoli." Petagna è però consapevole della forza della squadra di Sarri: "Il Napoli è una squadra straordinaria, l’unica che può competere con la Juve perché ha ritmo di gioco e qualità tecnica oltre a attaccanti fenomenali e... ad Hamsik che è il loro uomo in più: difende e non c’è nessuno in Europa bravo come lui negli inserimenti. Dovremo giocare una partita attenta e aggressiva per impedire loro di giocare. All’ andata ci siamo riusciti aggredendo gli azzurri alti e rispetto ad allora siamo migliorati. L’Atalanta può competere con le prime perché ha un grande allenatore, un bel gruppo, una società importante e un centro tecnico fantastico."
Tutti elementi che secondo Petagna possono già ora far sognare un posto in Europa la prossima stagione: "E’ il nostro sogno. Se continuiamo così possiamo farcela." C'è anche spazio per un bilancio a livello personale: "Al primo anno in A, a 21 anni, credo di aver fatto bene. Tanti grandi attaccanti del passato e del presente alla mia età non avevano fatto meglio. E’ vero che potrei segnare di più, ma per me un assist o un rigore procurato valgono quanto una rete. E finché mi fa giocare, anche Gasperini la pensa così. Lui mi ha cambiato la carriera, mi ha fatto tirar fuori qualcosa in più. Mi alleno più seriamente. La gente pensa che sia vecchio ma ho 21 anni, non 40... Mi frega il fatto di aver debuttato in Champions a 17 anni con il Milan dove ho vinto uno scudetto Giovanissimi, uno con gli Allievi e un Viareggio. Alla Samp si aspettavano un altro giocatore, ma io non ero pronto e maturo."