L'odissea con al centro il nuovo impianto della Roma nel quartiere Tor di Valle sembra essere arrivata finalmente al suo epilogo, secondo diverse fonti durante l'ultimo tavolo tecnico tenutosi nella giornata di ieri è stato perfezionato un taglio delle cubature che ha consentito di arrivare ad un compromesso con il comune. Il ridimensionamento non soddisfa certo i proponenti incaricati dalla società, ma permette di aggirare i famosi cinque rilievi sollevati dal comune a inizio febbraio e far decadere quindi il parere sfavorevole.
A conferma di questo clima di collaborazione e di desiderio di portare avanti il progetto è importante anche citare l'incontro che si terrà invece nella giornata di oggi tra i proponenti e i rappresentanti dell'urbanistica capitolina; questo meeting inizialmente era programmato all'assessorato all'urbanistica ma potrebbe essere spostato all'ultimo momento in Campidoglio per permettere al sindaco di presenziare, il tutto a conferma della strategicità del suddetto incontro.
La sensazione quindi è che il progetto abbia imboccato la via giusta complice anche la delegittimazione dell'assessore Berdini che, malgrado sia stato congelato al suo posto dal Sindaco, ormai conta più nemici che amici nel panorama romano in particolare per questioni non riguardanti al progetto dello Stadio; il progetto stesso tuttavia è un simbolo del suo momento di difficoltà in quanto il taglio delle cubature perfezionato ieri non è nemmeno lontanamente vicino a quanto pronosticato da lui stesso.
Qualora dovesse andare in porto potrebbe essere posata la prima pietra già in primavera in quanto la società tiene in maniera morbosa ad avere il suo stadio, come dichiarato da Gandini, e non vuole perdere tempo. Sorvolando per un attimo sulla polemica anti cementificazione, è assolutamente innegabile che il progetto porterebbe dei benefici all'area degradata in cui sorgerebbe, in particolare per il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico e per l'incremento di posti di lavoro che esso potrebbe garantire.