Il Comune di Roma apre, leggermente, alla società giallorossa in merito alla costruzione del nuovo stadio. Bocciato il primo progetto, che non rientrava nei parametri proposti dal Campidoglio, nelle ultime ore le due parti sembrano essersi riavvicinate, non cedendo però su alcuni punti ritenuti imprescindibili. L'amministrazione Raggi infatti, che vuole comunque costruire l'impianto, vorrebbe una riduzione dei tagli alle cubature del progetto iniziale, che renderebbe così il tutto economicamente sostenibile.
"Lo stadio - ha affermato l'Assessore all'Urbanistica Berdini - può e si deve fare, nel rispetto però del piano regolatore. L'importante è che la società receda da obiettivi attualmente troppo elevati per quell'area e per la nostra povera città". Un doveroso passaggio, poi, sullo slogan lanciato da Spalletti e dalla Roma tutta, quel #famolostadio che ha subito raccolto consensi positivi sui social da parte dei tifosi: "Il pare di Francesco Totti (che ha lanciato un tweet favorevole all'opera di costruzione dello stadio, ndr) conta, però sono le regole che fanno le differenze. Altrimenti è una giungla".
Molto soddisfatto, inoltre, Baldissoni, che ha ricordato la decisa volontà della Roma di costruire lo stadio nel pieno rispetto delle istituzioni ed assieme al Comune di Roma. Al dirigente della società capitolina, fa eco il vicesindaco della giunta Raggi Palermo: "Siamo entusiasti, è stata una riunione costruttiva, siamo molto ottimisti. E la prossima settimana ci saranno dei tavoli tecnici". Dopo il riavvicinamento, c'è bisogno di accelerare i tempi, in modo da far firmare tutte le carte ufficiali entro il 3 marzo, in vista della fine della Conferenza dei servizi.