Empoli e Torino non si fanno del male dal punto di vista della classifica e dei punti, dividendosi la posta in palio: al Castellani termina 1-1 il nervoso match, valevole per la 23esima giornata di Serie A 2016/17. Un punto che piace a tutti e nessuno, in una gara giocata su un campo pesantissimo, sbloccata da Belotti e pareggiata da Pucciarelli, con l'aiuto di una pozza d'acqua. Nella ripresa tanti gialli (dieci a fine gara) e un rigore sbagliato da Iago Falqué, parato da Skorupski.
Martusciello lancia subito il nuovo arrivato El Kaddouri nella mischia, alle spalle delle due punte Mchedlidze e Pucciarelli, mentre in difesa sulle corsie ritornano dal primo minuto Laurini e Pasqual. Risponde Mihajlovic con il classico 4-3-3: tridente di rito con Belotti, Ljajic e Iago Falqué, mentre in mediana recupera Baselli. In difesa trova spazio Ajeti al fianco di Moretti.
L'impatto migliore con la gara ce l'hanno i padroni di casa, vicini anche al gol con un colpo di testa di Laurini, largo di poco. Alla lunga escono i granata, che pescano anche il gol dello 0-1 con il solito Belotti, in spaccata in piena area su una punizione dalla trequarti, anticipando tutti i difensori avversari. Al centravanti azzurro prova a rispondere l'altro centravanti: Mchedlidze si inventa una rovesciata a centro area che sibila a lato del palo. L'aumentare della pioggia rende il terreno un ostacolo in più per le due squadre, unitamente al pressing degli attaccanti, da ambo le parti, sui primi portatori di palla. C'è così imprecisione, sia nei passaggi che nelle conclusioni.
Sul finire di primo tempo l'Empoli regala un pallone d'oro a Ljajic sulla trequarti, che ringrazia, va al tiro dal limite ma non inquadra lo specchio. C'è anche del nervosismo che affiora, sono infatti diversi i gialli mostrati dall'arbitro Di Bello, in particolare a El Kaddouri (calcio, involontario, in faccia ad Ajeti) e a Mchedlidze per un'entrata oltremodo cattiva. Nel secondo dei tre minuti di recupero arriva però il pareggio: Ajeti alleggerisce verso Hart, ma il campo bagnatissimo rallenta la palla che si impantana; Pucciarelli di corsa arriva, si avventa sul pallone, anticipa il portiere inglese, in uscita disperata, e dopo averlo saltato appoggia in rete l'1-1 con cui si va a riposo.
In apertura di ripresa la pioggia cala di intensità, ma non diminuiscono i nervi tesi. Uno spunto di Ljajic, che parte in slalom e viene steso in area, regala a Iago Falqué l'opportunità del nuovo vantaggio, ma il mancino dello spagnolo dagli undici metri viene neutralizzato da uno straordinario Skorupski, che si tuffa sulla propria sinistra e para il rigore. Il Torino subisce il contraccolpo e rischia di andare sotto, ma vien graziato da Mchedlidze, che da dentro l'area non trova la porta.
Granata abbastanza bloccati, soprattutto psicologicamente, e che non riescono a creare vere occasioni contro un Empoli in fiducia e soprattutto ordinato. Di grosse occasioni non se ne vedono più, si vedono solo altri contrasti duri: volano cartellini gialli, sono dieci a fine partita quelli estratti da Di Bello, bravo nel tenere gli animi tranquilli in una partita tutt'altro che facile.
Finisce così 1-1, un punto che fa decisamente più comodo ai toscani che alla squadra di Mihajlovic, ancora a secco di vittorie: l'ultima è del 2016, all'ultima giornata. Quinta partita a secco per i Granata, l'Empoli sale invece a quota 22, aspettando Palermo e Crotone.