Dici Empoli, ed evochi ricordi foschi per i tifosi del Torino. Era il 1984 quando un gol di Junior regalò ai granata l'1-0 in Coppa Italia contro i toscani. Fu la prima vittoria del Toro al "Castellani": ad oggi, è anche l'ultima. Sono infatti passati ben 33 anni da quando i granata riuscirono, per la prima e finora unica volta nella loro storia, ad espugnare il campo di Empoli. Ricordi grigi anche nella storia recente: due anni orsono, contro i toscani, all'Olimpico, Padelli incappò in una delle papere più tragicomiche degli ultimi anni, lo scorso anno i toscani presero ai granata sei punti su sei, imponendosi sia all'andata che al ritorno. L'Empoli, insomma, per il Toro è quasi un tabù: un tabù che Mihajlovic vuole sfatare, per ritrovare una vittoria che manca dal 22 dicembre - 1-0 casalingo al Genoa - per rimettersi in moto dopo un periodo di vera e propria crisi di gioco, per dare un senso a questo finale di stagione.
L'Empoli, dal canto suo, vuole mantenere il margine di sicurezza sulla zona rossa: fino a sette giorni fa la salvezza sembrava ormai cosa fatta, mentre il pesante k.o. di Crotone ha in qualche modo riaperto i giochi, minando le certezze della truppa di Martusciello. Anche se il gap, a onor del vero, rimane rassicurante: 8 punti dividono l'Empoli dalla più diretta inseguitrice, quel Crotone capace di imporsi per 4-1 sui toscani sette giorni fa. Nessun affanno, insomma, il baratro resta relativamente lontano, ma abbassando la guardia l'Empoli rischierebbe di bruciarsi.
Sfida interessante anche dal punto di vista tattico, quella tra granata ed azzurri, formazioni dalle filosofie e dalla fisionomia opposte: spregiudicati i piemontesi, quarto attacco e quindicesima difesa del torneo, ermetici i toscani, peggior attacco della Serie A, ma settima miglior difesa fino al capitombolo di Crotone. All'andata ebbe la meglio il bunker empolese, che al "Grande Torino" impose lo 0-0 ad un Torino orfano di Belotti, sarà interessante scoprire come si comporterà la formazione di Martusciello di fronte al centravanti della nazionale, tra gli uomini-copertina del campionato.
Empoli che si schiererà con il consueto 4-3-1-2, con Skorupski - obiettivo di mercato granata per la prossima estate - tra i pali. Davanti a lui la linea a quattro formata da Laurini, Bellusci, Costa e Pasqual, con Veseli ad insidiare il francese per un posto sulla destra. Krunic, Dioussè e Croce formeranno la mediana, davanti a loro giostrerà il grande ex di giornata, il neo-acquisto Omar El Kaddouri, in cerca di riscatto dopo mesi in naftalina a Napoli. In avanti tandem Mchedlidze-Marilungo, anche se Pucciarelli scalpita per un posto dal 1'. Per Mihajlovic, fedele al suo 4-3-3, scelte obbligate in difesa: Hart tra i pali, De Silvestri e Barreca sugli esterni, Moretti e Ajeti, all'esordio in granata in campionato, nel cuore della difesa. Non convocati Rossettini e Castan, alle prese con problemi fisici. Pochi dubbi anche in mezzo, dove Valdifiori dovrebbe vincere la concorrenza dello scalpitante Lukic, sistemandosi alle spalle di Benassi e Baselli. In avanti conferma per il tridente Iago-Falque-Belotti-Ljajic, alla ricerca di quella prolificità perduta nelle ultime gare.
Fischio d'inizio alle ore 15, dirigerà il signor Di Bello, Empoli e Toro si affronteranno con obiettivi diversi: i toscani per ricacciare indietro gli spettri della retrocessione, i granata per rifarsi sotto nelle zone alte. La via da percorrere, però, è la stessa, la vittoria.