Infortuni nel reparto difensivo, passaggio alla difesa a 3 e maggiore fiducia di Spalletti nei suoi confronti, così Juan Jesus sembra essersi conquistato un ruolo più centrale in questa Roma. Le prime settimane giallorosse sono state difficili, ma ora l'ex Inter sembra stia trovando una buona continuità di rendimento, alla pari dei giallorossi.

Intervistato da ESPN, Juan Jesus ha parlato di tanti temi, a partire dagli obiettivi stagionali di questa Roma: "Siamo una squadra con molta qualità e ambiziosa e dobbiamo dimostrarlo. Nelle ultime nove partite ne abbiamo vinte otto. Questi risultati hanno fatto hanno fatto la differenza in positivo all'interno del nostro gruppo. Ora crediamo in noi stessi e puntiamo a tutti gli obiettivi: scudetto, Tim Cup ed Europa League. In Serie A ci sono ancora un sacco di partite da giocare. La Juventus finora non ha lasciato nulla, il Napoli ci insegue e l'arrivo di Pioli ha cambiato la mentalità all'Inter per farla tornare al vertice." A proposito di allenatori, ecco l'argomento rapporto con Spalletti: "Spalletti aveva provato a prendermi un anno e mezzo fa, appena arrivato a Roma. Ha detto che ero importante, ma non si sono concretizzate le cose. Ho sempre avuto l'interesse della Roma e mi sono mostrato disponibile, perché è un grande club. Arriva sempre tra la prime e gioca in Champions League. È stato un buon cambiamento per me e ha dato risultati."

Juan Jesus si concentra poi sulla figura di Totti. Secondo il brasiliano, nonostante i 40 anni, il capitano giallorosso può essere ancora decisivo: "Lui sa delle sue qualità e tutti sanno che tecnicamente è un giocatore molto importante. Per ogni giocatore arriva un momento dove vede che il corpo non è più lo stesso, ma Totti si allena sempre duro in allenamento e sostiene il gruppo. Anche se non gioca è con noi e ci aiuta, questo è la cosa più importante. C’è stata una partita che stavamo perdendo contro la Sampdoria, è entrato e ha cambiato tutto. Ha questo peso, anche se non può fare 90 minuti come prima, in un'ora può decidere una partita." Idee chiare anche rispetto al proprio futuro, con un momento preciso per tornare in Brasile: "Sono arrivato qui, molto giovane, a 20 anni. Ho ancora altri sei anni da spendere in Europa. Intorno ai 32 ho intenzione di fare ritorno in Brasile."